ENRIQUES, Anna Maria
Nacque a Bologna il 14 sett. 1907 da Paolo e da Clotilde Agnoletti Fusconi e ricevette dai genitori, l'uno ebreo e l'altra cattolica, un'educazione rigorosamente laica. Seguendo gli spostamenti del padre, biologo e professore universitario, si trasferi successivamente a Napoli, Sassari, Padova, per stabilirsi infine a Firenze. Qui si laureò in storia medievale con una tesi su La vendetta nella vita e nella legislazione fiorentina, pubblicata nell'Arch. stor. ital., XCI (1933), pp. 85-146, 181-223. Diplomatasi anche in paleografia ed archivistica, entrò all'Archivio di Stato di Firenze, dove lavorò come primo archivista dal 1932 al 1939. La E. stava curando la pubblicazione delle carte della badia fiorentina nei Regesta chartarum Italiae dell'Istituto storico italiano per il Medioevo, ma l'opera non vide la luce a causa delle leggi razziali promulgate nel 1938 e di cui fu vittima. Come figlia di padre ebreo non poteva neanche rimanere alle dipendenze del ministero dell'Interno e venne perciò espulsa dall'Archivio di Stato. Privata del lavoro e in gravi difficoltà economiche la E., che dopo una lunga preparazione spirituale aveva abbracciato col battesimo la fede cattolica nell'ottobre 1938, grazie all'aiuto di alcuni amici tra cui G. La Pira, all'interessamento del cardinale E. Dalla Costa e di monsignor G. B. Montini, riusci a trovare un'occupazione presso la Biblioteca apostolica Vaticana a Roma. Qui lavoravano come bibliotecari anche due personalità del mondo politico cattolico, A. De Gasperi e G. Bruni, che l'E. ebbe allora modo di frequentare, oltre ad avere contatti con molti intellettuali antifascisti e trovarsi al centro di un'intensa attività politica e culturale.
L'incontro con il Bruni e l'amicizia con Silvestra Tea Sesini, che insieme con la E. abitava in una modesta pensione di suore, si rivelarono assai importanti nell'influenzarne le scelte politiche. Il Bruni, rimeditando sull'esperienza del Partito popolare italiano, era approdato al rifiuto del "partito unico" dei cattolici e dell'interclassismo, e quindi alla rivendicazione dell'autonornia dei cattolici nella scelta del partito. L'E., per formazione immune dal confessionalismo, si trovò a condividere una visione politica che dal Vangelo traeva l'ispirazione per un impegno di rinnovamento sociale. A fianco del Bruni ebbe parte attiva nella elaborazione del ciclostilato dal titolo Biblioteca cristiano sociale, diffuso nel 1939 negli ambienti cattolici romani. Da quella originale piattaforma scaturi, nel 1941, la costituzione del Movimento cristiano sociale.
Tra i fondatori ed esponenti più attivi, al primo congresso nazionale del Movimento cristiano sociale, che si riuni clandestinamente a Roma il 27 e il 28 marzo 1943, l'E. intervenne sul cosiddetto "titolo di lavoro". Nella prospettiva di un nuovo ordinamento democratico i cristiano-sociali propugnavano l'assunzione di un nitolo di lavoro" quale condizione per partecipare alla vita pubblica, stabilendo in tal modo il principio secondo cui solo coloro che svolgevano attività socialmente utili acquisivano i diritti politici. Questa formulazione - che richiamava precedenti storici nella Firenze del Savonarola, quando chi non lavorava era escluso dalla vita pubblica - veniva dall'E. intesa "come una viva personale espressione di solidarietà, come conseguenza concreta del precetto evangelico dell'amore" (Angeli, p. 8).
Attiva nell'opera di proselitismo, che tra il 1941 e il 1943 portò il movimento a contare su un discreto seguito nelle regioni dell'Italia centrale e nel Veneto, la E. viaggiò per stabilire collegamenti e trovare nuove adesioni, soprattutto nella zona dei Castelli romani, fino all'ottobre del 1943, allorché volle tornare a Firenze. Intendeva cosi stare vicino alla madre in un momento particolarmente difficile, dopo che suo fratello Enzo, esponente del Partito d'azione, era passato alla clandestinità. A Firenze prosegui nell'opera di diffusione dell'iniziativa cristianosociale. stabilendo intensi rapporti coi gruppo di Livorno, guidato dal sacerdote don R. Angeli e prodigandosi in aiuto ai ricercati politici e agli ebrei, ai quali forniva documenti falsi e rifugio.
In Toscana promosse la sottoscrizione di un accordo politico e di collaborazione tra il Movimento cristiano sociale e il Partito d'azione, in cui si constatava "una sostanziale unità d'ispirazione morale e di programma politico". Il testo dell'accordo venne reso pubblico sul giornale clandestino azionista La Libertà del 6 febbr. 1944. Il 15 maggio di quello stesso anno, dopo una visita di agenti provocatori, fattisi passare per ricercati bisognosi d'aiuto, l'E. venne arrestata insieme alla madre. Nel corso degli interrogatori subi un trattamento brutale; rinchiusa nel carcere delle Murate, il 12 giugno fu prelevata dalla SS tedesche e portata a villa Trieste, famigerato luogo di tortura, e poi nel bosco di Cercina. In questo luogo, sul greto del Mugnone, venne uccisa insieme con altri sei antifascisti. Alla sua memoria venne conferita la medaglia d'oro al valor militare.
Fonti e Bibl.: Documenti sull'E., sul suo arresto e la sua fucilazione si trovano a Firenze presso l'Istituto storico della Resistenza in Toscana (ISRT), Carte di Enzo Enriques Agnoletti, b. I. Cfr. inoltre A. A. Fumarola, Essi non sono morti, Roma 1945, pp. 119-122; L. Monetti Barbieri, A. M. E., in Martiri dell'oppressione, Milano 1946; C. L. Ragghianti, Disegno della liberazione ital., Pisa 1954, ad Indicem; R. Angeli, A. M. E. Agnoletti nella Resistenza fiorentina, in Atti e studi dell'Istituto stor. della Resistenza in Toscana, 1966, n. 6, pp. 3-13; R. Battaglia, Storia della Resistenza ital., Torino 1972, ad Indicem; M. Salvadori, Breve storia della Resistenza ital., Firenze 1974, ad Indicem; A. Figara, I cristiano-sociali nella Resistenza toscana, in Ilclero toscano nella Resistenza, Firenze 1975, pp. 263-268; P. Calamandrei, Uomini e città della Resistenza, Bari 1977, pp. 142, 162, 170 s.; G. Merli, Don Angeli e i cattolici democratici in Toscana, Roma 1978, pp. 47 s.; G. Bruni, L'esperienza del movimento dei cristiano-sociali, in Discorsi e immagini, 1981, n. 2, p. 35; La ricostruzione in Toscana dal CLN ai partiti, a cura di E. Rotelli, II, Ipartiti politici, Bologna 1981, ad Indicem; E. Enriques Agnoletti, A. M. E. ed il patto d'unità d'azione tra Movimento cristiano-sociale e Partito d'azione in Toscana, in G. Bruni e i cristiano-sociali, a cura di A. Parisella, Roma 1984, pp. 235-245; A. Parisella, Il Partito cristiano sociale, Roma 1984, ad Indicem; G. Sircana, Partito cristiano sociale, in La ricostituzione dei partiti democratici 1943-48, a cura di C. Vallauri, Roma 1988, ad Indicem; Enc. Ital., App. II, ad vocem; Enc. dell'antifascismo e della Resistenza, II, ad vocem.