AMBREVILLE, Anna Maria Lodovica d'
D'origine francese, nacque a Modena nel luglio 1693 (venne battezzata il 21 luglio 1693), da Giovanni Battista, violinista presso la corte estense - e non secondo maestro di cappella, come fu detto erratamente altrove - e da Margherita Stella. Il nome dell'A, compare assai presto, come cantante, in diversi libretti d'opere. A Modena nel 1705 sostenne al teatro Rangoni il ruolo di Zelmira nell'opera Il Trionfo d'amore ne' tradimenti, di ignoto, e nel 1711 cantò a Bologna, al teatro Marsigli-Rossi, nell'opera La virtù in Trionfo o sia La Griselda di L. A. Predieri. Nel 1713 ancora al teatro Rangoni di Modena fu interprete di Filli nell'opera di F. Gasparini e A. Lotti La ninfa Apollo, ove è indicata come "virtuosa di S.A.S.", pur non figurando in alcun elenco di virtuosi o musici di corte nei Registri di bolletta. Nello stesso anno fu Climene ne Il principe selvaggio di M. A. Gasparini (non opera del conte Pirro Albergati Capacelli, com'è stato asserito per errore), nel 1714 Andromaca nel Polidoro di A. Lotti, rappresentato a Venezia nel teatro SS. Giovanni e Paolo, e Dafne nel Marsia deluso di C. F. Pollarolo. Nuovamente a Modena nel 1717, al teatro Molza, interpretò il personaggio di Anagilde nel Fernando di ignoto autore. Dal 1 marzo 1721 fu al servizio della corte d'Austria sotto Carlo VI fino al 1740, anno in cui essa venne pensionata.
Lo stipendio iniziale di 800 talleri venne portato a 1.000, dietro raccomandazione di J. J. Fux, nel 1724 e aumentato ancora nel 1725, fino a raggiungere i 1.440 fiorini alla fine della sua carriera. Nel 1721 l'A. figura nell'elenco dei musici di corte a Vienna col doppio cognome "D'Ambreville-Peroni". In realtà l'A. si sposò con il violoncellista, e non cantore, Giovanni Peroni solo il 28 genn. 1726 (Matricola di S. Stefano, Vienna 1725-29, p. 89), dopo l'annullamento (sentenza del 19 giugno 1725) di un falso matrimonio contratto nel 1720 con un certo Annibale Traeri costruttore d'organi, per sottrarsi a imposizioni della famiglia.
Nel 1723 l'A. cantò a Praga nell'opera di J. J. Fux Costanza e fortezza. "Virtuosa di S. M. Cesarea" appare ancora nel 1726 a Venezia, al teatro S. Giovanni Crisostomo, quale interprete dell'opera Il Trionfo di Flavio Olibrio di G. Porta nella parte di Placida, nell'Aldisio dello stesso Porta, quale Elisa e nella Meride a Selinunte di N. Porpora, quale Ericlea.
Nel 1728 l'A. cantò al teatro Ducale di Milano nella Lidamia di G. Giacomelli.
In un concerto organizzato il 16 genn. 1770 dalla colonia Filarmonica di Mantova "in occasione della venuta dell'espertissimo giovinetto signor Amedeo Motzzart" (sic) - come si rileva dal programma -,cantò una soprano d'Ambreville non identificabile, però, né con l'Anna Maria Ludovica né con la sorella Rosa, anch'essa cantante. Infatti l'A. avrebbe avuto 76 anni e Rosa 72. Si può supporre piuttosto che l'A. sopra ricordata sia una figlia o una nipote di un certo Michele Angelo d'Ambreville, musicista appartenente ad una generazione più giovane di Giovanni Battista.
Non è nota la data di morte dell'A., ma poiché la pensione accordatale dalla corte viennese cessa col 1760 e non rimangono altre tracce di lei, è da presumere che essa sia morta in tale anno, o poco prima. Di conseguenza, contrariamente a ciò che afferma il Pohl, l'A. non può essere stata al servizio della corte d'Austria fino all'anno 1765.
Fonti e Bibl.: Modena, Archivio Storico Comunale, Registro vivi 1689 ad 1696, p. 88; Thesaurus resolutionum Sacrae Congregationis Concilii..., III, Urbini 1739, pp. 66-68, 161-163; P. Gasparri, Codicis Iuris Canonici fontes, V, Romae 1930, n. 3282, pp. 727-729, n. 3299, p. 744; L. Allacci, Drammaturgia divisa in sette indici, Roma 1666, col. 81; L. R. von Koechel, Johann Joseph Fux, Wien 1872, pp. 148, 225, 242 s., 402 s., 405 s., A. Gandini, Cronistoria dei teatri di Modena dal 1539 al 1871, I, 1, Modena 1873, p. 93; C. F. Pohl, Joseph Haydn, I, Leipzig 1878, p. 82; C. Ricci, I teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, Bologna 1888, p. 409; A. Sandberger, E. Dall'Abaco,in Denkmaeler der Tonkunst in Bayern, I, Leipzig 1900, p. 13; V. Tardini, I Teatri di Modena, III, Modena 1902, pp 1129, 1251, 1303, 1391; E. J. Luin, A. Giannettini e la musica a Modena alla fine del sec. XVIII, in Atti e Mem. d. R. Deputaz. di storia patria per le prov. modenesi, s. 7, VII (1931), p. 210; E. Schenk, Mozart a Mantova, in Studien zur Musi kwissenschaft, XXII, Wien 1955, p. 23; P. Nettl, Das Prager Quartierbuch des Personals der Krönungsoper 1723, in Sonderabdruck aus dem Anzeiger der phil.-hist. Klasse der Oesterr. Akademie der Wissensch., Wien 1957, n. 1, pp. 3 e 5; G. Grove's Dict. of music and musicians, VI, London 1954, pp.675 s.; C. Schmidl, Diz. Universale dei Musicisti, Supplemento, p. 23; Diz. Ricordi della Musica e dei Musicisti, Milano 1959, p.30.
La più ampia documentazione su gli Ambreville in G. Roncaglia, Gli Ambreville, musicisti modenesi, in Atti e mem. della Deput. di Storia patria, per le prov. modenesi, s. 8, XI, 1959, pp. 126-137.