Baxter, Anne
Attrice cinematografica statunitense, nata a Michigan City (Indiana) il 7 maggio 1923 e morta a New York il 12 dicembre 1985. Pur non essendo mai diventata una vera star, seppe creare un personaggio d'indubbio fascino in grado di coniugare innocenza e disinganno, fascino felino e ironia silenziosa e sprezzante. Nel 1947 vinse l'Oscar e il Golden Globe come migliore attrice non protagonista per The razor's edge (1946; Il filo del rasoio) di Edmund Goulding, mentre nel 1951 ottenne una nomination all'Oscar come migliore attrice per All about Eve (1950; Eva contro Eva) di Joseph L. Mankiewicz.
A soli undici anni la piccola Anne, nipote del celebre e innovativo architetto Frank Lloyd Wright, si trasferì a New York e nel 1936, dopo aver seguito i corsi di teatro alla Theodora Erwin School, esordì sul palcoscenico a Broadway. Ben presto la meta delle sue aspirazioni divenne Hollywood, dove si recò senza successo nel 1937 per un'audizione, mentre maggior fortuna ebbe al secondo tentativo, nel 1939, intraprendendo così una prestigiosa carriera grazie a un contratto settennale con la 20th Century-Fox. Candida e ingenua, ma pronta a diventare aggressiva al momento opportuno o a rivelare un'insospettabile perfidia, la B. ebbe l'opportunità di recitare in numerosi film di notevole qualità, molti dei quali d'autore, come The magnificent Ambersons (1942; L'orgoglio degli Amberson) di Orson Welles, dove nasconde, dietro un'apparenza frivola e gaia, un tormento e un'apprensione da persona matura e innamorata, degna figlia dell'infelice personaggio interpretato da Joseph Cotten. Seguirono Five graves to Cairo (1943; I cinque segreti del deserto) di Billy Wilder, The North star (1943; Fuoco ad oriente) di Lewis Milestone, A royal scandal (1945; Scandalo a corte) di Otto Preminger, Yellow sky (1948; Cielo giallo) di William A. Wellman, I confess (1953; Io confesso) di Alfred Hitchcock e The blue gardenia (1953; Gardenia blu) di Fritz Lang. Era stato però con The razor's edge, dove si assiste a una progressiva e sorprendente trasformazione della ragazza dolce, innamorata e gentile in una donna vissuta, alcolizzata e drogata, segnata per sempre dall'irreparabile perdita del marito e della figlioletta, che l'attrice aveva avuto modo di rivelare le sue doti recitative. Emerge in questo film un tratto comune a molte figure femminili interpretate dalla B.: sollevando l'angolo destro della bocca l'attrice disegnava una smorfia in cui si coglie una calma affettata, una tensione segreta, un distacco controllato o una sinistra sufficienza. Caratteristiche che in All about Eve avrebbe perfezionato immedesimandosi con sapiente cinismo in Eva, l'aspirante, giovane e spregiudicata attrice in grado di servirsi della falsa modestia per circuire Margo (Bette Davis), la star affermata con cui ‒ non solo nel film ‒ entra in competizione, e prenderne il posto. Nonostante le prestigiose partecipazioni a film molto popolari quali i colossali rifacimenti The ten commandments (1956; I dieci comandamenti) di Cecil B. DeMille, e Cimarron (1960) di Anthony Mann, o come Walk on the wild side (1962; Anime sporche) di Edward Dmytryk, la notorietà della B. diminuì già verso la fine degli anni Cinquanta, tanto che si ritirò dagli schermi per quasi tutto il decennio successivo trasferendosi in Australia (esperienza rievocata nel suo libro Intermission: a true story, 1976). Dal 1967 partecipò a varie serie televisive, come Columbo (1973), Nero Wolfe (1977), East of Eden (1981) e Hotel (1983), mentre nel 1971 tornò al teatro per recitare questa volta il ruolo di Margo nello spettacolo musicale Applause, tratto da All about Eve e già interpretato da Lauren Bacall. Il suo ultimo film fu The masks of death (1984; La maschera della morte) di Roy Ward Baker, dove il classico romanzo di Sir A. Conan Doyle serve da pretesto per un'intelligente rivisitazione affidata a vecchie glorie quali la B., Peter Cushing e John Mills.
K.J. Fowler, Anne Baxter: a bio-bibliography, New York 1991.