ANTONINI, Annibale
Nacque nel Salernitano, forse a S. Biagiosa o a Cuccaro, dove la famiglia aveva possedimenti, nel 1702. Fece i suoi studi a Napoli, insieme al fratello Giuseppe, erudito e giureconsulto di una certa fama.
Una raccolta di versi da lui pubblicata per le nozze di due nobili romani, Rime sulle nozze degli ecc.mi signori Don Marc'Antonio Conti duca di Guadagnolo e donna Faustina Mattei de' duchi di Paganica, s. l. 1722, fa pensare a un suo soggiorno a Roma. Negli anni seguenti, l'A. intraprese alcuni viaggi in Europa, dalla Germania all'Olanda all'Inghilterra, ma nel 1726 si era già stabilito a Parigi, dove insegnò l'italiano per quasi venticinque anni ed esplicò una intensa attività di grammatico, lessicografo, traduttore, editore di classici. Sua prima opera è il Traité de la grammaire italienne dédié à la Reine, Paris 1726.
La grammatica, notevolmente migliore della vecchia opera di G. Veneroni, risultò tuttavia così fitta di regole da indurre lo stesso A. a snellirla nelle successive edizioni (Grammaire italienne à l'usage des dames, Paris 1728; Grammaire italienne pratique et raisonnée, Paris 1746, ibid. 1758, a cura di G. Conti; Lyon 1759, ibid. 1763 e, in traduzione tedesca, Des Hannibal Antonini gründliche und practische italiänische Grammatik, Dresden 1771), aggiungendovi un breve trattato sulla poesia italiana corredato di esempi.
Altra importante opera più volte pubblicata fu il Dictionnaire italien latin et françois (Paris 1735, ibid. 1738 e 1743; Venise 1745 e 1755; Amsterdam et Leipzig 1760 e altrove), cui l'A. fece seguire il Nuovo Dizionario italiano-tedesco e tedesco-italiano (tradotto in tedesco da G. A. Lehninger, Lipsia 1762 e ivi più volte; Vienna 1793). Ebbe notevole diffusione anche un'operetta compilata dall'A. ad uso dei viaggiatori in forma di guida, con notizie di carattere pratico e storico, intitolata Mémorial de Paris et de ses environs (Paris 1732, 1734, 1744 e 1749 accresciuta a cura di G. T. Raynal). Agli stranieri desiderosi di imparare l'italiano l'A. dedicò poi una antologia poetica (Rime scelte de' più illustri poeti italiani, Paris 1731 e ivi più volte), nella quale è abbondantemente rappresentata la tradizione lirica italiana dal petrarchismo all'Arcadia (vi si trovano anche alcuni componimenti dell'A., vol. II, pp. 293-300). E, sempre a scopo didattico, ma con molto minore pretesa, compilò un Recueil de lettres françoises et italiennes de bienséance et marchandes pour ceux qui souhaitent d'aprendre à bien écrire en Italien, Basle 1761.
Fra le traduzioni, merita di essere ricordata quella dei Remarks on Voltaire's Essay on the Epic Poetry di P. Rolli(Examen de l'essai de M. de Voltaire sur la Poésie épique,Paris 1728), dal quale l'A. era stato incoraggiato nella compilazione del Dictionnaire. Non è invece sua la traduzione delle satire del Cantemir, che qualche biografo gli attribuisce, né tanto meno dei Mémoires et avantures d'un homme de qualité, Paris 1728, dell'abate Prévost.
Come editore, curò la pubblicazione di alcuni classici italiani (G. Della Casa, Prose e rime, Parigi 1727;G. B. Guarini, Il pastor fido, ibid. 1729;T. Tasso, Aminta, ibid. 1729 e ivi più volte; Id., La Gierusalemme liberata ,ibid. 1744; G. G. Trissino, L'Italia liberata da' Goti, ibid. 1729; L. Ariosto, Orlando Furioso, ibid. 1746 e London 1783) e di una traduzione della Pluralité des mondes di Fontenelle (Ragionamento sù la pluralità de' mondi, Parigi 1748).
Verso il 1750 l'A. dovette ritornare in Italia, a Napoli, dove nel 1753 apparve la sua traduzione dei Viaggi di Ciro del Ramsay preceduta da una lunga prefazione pervasa da illuministico fervore filoscientifico.
In questa città, probabilmente, morì nell'agosto 1755.
Fonti e Bibl.: Novelle della Repubb. delle Lettere,Venezia 1729, p. 266; 1732, p. 376; Journal des Savans,Table génér. des matières, Paris 1753, pp. 535-537; P. Rolli, Liriche, a cura di C. Calcaterra, Torino 1926, pp. 290, 319; C. Goldoni, Opere, a cura del Munic. di Venezia, XXXVII, Venezia 1948, pp. 480, 533, 535; E. D'Afflitto, Memorie degli Scrittori del regno di Napoli, I, Napoli 1782, pp. 389 s.; A. Lombardi, Storia della letter. italiana del sec. XVIII, IV, Modena 1330, p. 8; E. de Goncourt, La maison d'un artiste, II, Paris 1881, p. 72; G. B. Marchesi, Romanzieri e romanzi del Settecento, Bergamo 1903, p. 31; C. Trabalza, Storia della grammatica italiana, Milano 1908, p. 435; G. Natali, Il Settecento, I, Milano 1929, pp. 588, 635; C. Déjob, Etudes sur la tragédie, Paris s. d., pp. 166 s.