COMA, Annibale
Nacque a Mantova intorno al 1543. La notizia che il C. fosse originario di Carpi, riferita da alcuni repertori, è erronea e fu già confutata dallo Spinelli. Nel frontespizio del suo primo libro di madrigali (pubblicato nel 1568) è qualificato "mantovano" e nella dedica del medesimo volume egli dichiara essere "questi miei primi madrigali" (secondo il costume dell'epoca un compositore pubblicava soltanto dopo aver raggiunto la maggiore età, che allora era fissata al compimento del venticinquesimo anno). Dalla metà di novembre del 1570 alla fine di settembre del 1580 fu organista del duomo di Mantova, con la breve interruzione dell'inverno 1576-77, durante il quale prestò servizio alla corte dei Gonzaga.
Nel gennaio 1572 fu oggetto di ingiustificate censure, quale quella "di non saper sonar in tono e molte volte havea datto da ridere alli scoltanti"; probabilmente si trattò anche di discrepanza di vedute tra le dignità del capitolo del duomo: l'arciprete era contrario al C., mentre l'arcidiacono (che aveva dalla sua il vescovo) gli era favorevole, attestando "che per l'informationi havute da persone virtuose Annibale era virtuoso e degno di sonar quest'organo e altro maggiore, e lo conosceano per persona di haver datto in stampa sue opere, quando l'haveano udito a sonare non l'haveano mai udito for di tono" (delibera capitolare dell'11 genn. 1572, cfr. Tagmann, p. 83).
Le mansioni di organista di chiesa dovevano essere tutto sommato estranee ai precipui interessi musicali del C; se si considerano le dediche dei suoi libri di madrigali, si può ben dire che egli era nella più tipica delle situazioni per un musicista padano ruotante attorno alle corti nella seconda metà del sec. XVI: infatti dei suoi libri superstiti a cinque voci il primo è dedicato a Guglielmo Gonzaga duca di Mantova, il terzo a Ferrante II Gonzaga signore di Molfetta e conte di Guastalla, il quarto ad Alfonso II d'Este duca di Ferrara; il secondo libro a quattro voci, infine, è dedicato al conte Mario Bevilacqua di Verona, cioè al maggior mecenate cinquecentesco per la musica, appartenente alla nobiltà, e tuttavia non "principe", cioè non a capo di uno Stato.
Le citate pubblicazioni individuali del C. sono: Il primo libro de madrigali a 5 voci con un dialogo a 8, Venezia, A. Gardano, 1568; Il terzo libro de madrigali a 5 voci, ibid., G. Vincenti & R. Amadino, 1585; Il quarto libro de madrigali a 5 voci, ibid., G. Vincenti, 1587; Il secondo libro de madrigali a 4 voci, ibid., id., 1588. Tra il 1568 e il 1585 dovettero apparire il primo libro a 4 voci e il secondo a 5 voci: essi figurano infatti elencati rispettivamente nell'Indice di tutte le opere di musica ché si truova alla stampa della pigna, Venezia, G. Vincenti, 1591, e nel Catalogus librorum qui in Iunctarum bibliotheca Philippi haeredum Florentiae prostant, Firenze, Giunta, 1604, senza contare l'Inventario di libri di musica dell'Accademia Filarmonica di Verona, redatto nel 1628, nel quale figura appunto il secondo libro a 5 voci; un quinto libro a 5 voci, infine, è ricordato nel citato Indice (1591) dell'editore Vincenti al n. 72.
Alcuni madrigali furono ospitati in antologie: Da te chieggio pietate, in De floridi virtuosi d'Italia il secondo libro de madrigali a 5 voci, Venezia, G. Vincenti & R. Amadino, 1585, rist. 1592 e 1600; Caro dolce mio amore, in De floridi virtuosi... il terzo libro, ibid. 1586 (e rist. 1600); Non fu giamai, in Fiori musicali de diversi auttori a 3 voci libro I, Venezia, G. Vincenti, 1587 (e successive rist. 1590, 1604, 1618); Cantavan tre leggiadre (con seconda parte, tratto del Secondo libro a 4 voci, p. 12) in ben tre antologie: Novelli ardori primo libro de madrigali a 4 voci di diversi eccell. autori, Venezia, R. Amadino, 1588, Tertius gemmae musicalis liber selectissimas diversorum autorum cantiones itali madrigali & napolitanae dictas continens, Norimberga, Gerlach, 1590, Il vago alboreto di madrigali et canzoni a 4 voci di diversi eccellentissimi autori, Anversa, P. Phalèse, 1597 (e rist. 1620); Come tutto m'ardete, in L'amorosa caccia de diversi eccellentissimi musici mantovani nativi a 5 voci, Venezia, A. Gardano, 1588 (e rist. 1592); Vidi da duo bei lumi, in Fiori musicali di diversi auttori a 3 voci libro secondo, Venezia, G. Vincenti, 1588 (e rist. 1598 e 1604); Come si m'accendete (tratto dal Terzo libro a 5 voci, p. 4), in Novaspoglia amorosa nella quale si contengono madrigali a 4 et 5 voci scielti dall'opere de' più famosi et eccellenti musici, Venezia, G. Vincenti, 1593; Semplicetta farfalla, in Ghirlanda di madrigali a 6 voci di diversi eccellentissimi autori de nostri tempi, Anversa, P. Phalèse, 1601; una composizione trascritta per liuto in J. van den Hove, Florida sive carstiones e quamplurimis praestantissimorum nostri aevi musicorum libris selectae ad testudinis usum accomodatae, Utrecht, S. de Roy & J. G. de Rhenen., 1601.
Una realizzazione in partitura del madrigale Dormian Damon e Dori contenuto nel terzo libro (1585) ha permesso di accertare nel C. un completo possesso della scrittura madrigalistica, nell'accezione più sciolta ed estrosa per varietà e mutevolezza di figurazioni e di situazioni musicali pronte ed obbedienti agli "affetti"" del testo; per seguire i quali il C. non rinuncia nemmeno agli effetti visivi (Augenmusik), come quando stampa in nero le note in corrispondenza di parole come fosche nebbie (nel madrigale Non sospirar cor mio)o come s'oscura il cielo (in La bella Urania), entrambi nel Secondo Libro a 4 voci.
È il caso di ricordare che per la citata dedica di tale Terzo libro il Ferrante Gonzaga compensava il C. con venti scudi (cifra ragguardevole per quell'epoca) in data 24 maggio 1585 (cioè nove giorni dopo la data della dedica stessa).
Si ignorano data e luogo di morte del Coma.
Fonti e Bibl.: Bologna, Bibl. del Civ. museo G.B. Martini, ms. H 61, Miscell. martiniana, c. 197 (note di pagamento a musicisti tratte dalla Computisteria di Guastalla da p. Ireneo Affò e da questo trasmesse a padre Martini in data 16 sett. 1780); gli indici Vincenti e Giunta sono ora riprodotti in O. Mischiati, Indici, catal. e avvisidegli editori e librai musicali ital. dal 1591 al 1798, Firenze 1982, ad Indicem; G. Turrini L'Accademia filarmonica di Verona..., Verona 1941, p. 197 (il cognome è storpiato in Conca);A. G. Spinelli, Notizie spettanti alla storia della musica in Carpi, Carpi 1900, ad vocem; P. M. Tagmann, Archivalische Studien zur Musikpflege am Dom zu Mantua (1500-1627), Bern 1967, ad Indicem; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vokalmusik Italiens, ad vocem; Répertoire intern. des sources musicales, Einzeldrucke vor 1800, ad vocem; Id., Recueils imprimés XVIe et XVIIe siècles, passim.