ANNICERI (Αννίκερις, Annicĕris) di Cirene
Filosofo della scuola cirenaica, vissuto, secondo Suida, al tempo di Alessandro di Macedonia, o, più verosimilmente, a quello di Tolomeo l. Rappresenta l'ultimo stadio di evoluzione della dottrina cirenaica che aveva superato l'edonismo immediato di Aristippo nel maggior approfondimento e ampliamento di Teodoro Ateo e nella tendenza ascetica di Egesia. Anniceri infatti, a sua volta, nega il puro individualismo di Aristippo, ponendo il supremo scopo della vita non nell'immediato piacere sensibile ed egoistico, ma in quello "simpatico", che proviene dall'amicizia, dalla riconoscenza, dall'amore per la famiglia e per la patria.
È da distinguere da questo l'altro Anniceri, pure di Cirene che riscattò dalla schiavitù Platone, caduto, dopo le sue avventure alla corte di Dionigi il vecchio, in mano degli Egineti, nemici d'Atene.
Bibl.: Zeller, Philos. d. Griech., 3ª ed., II, i, p. 330 segg.; Natorp, Annikeris, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., I, col. 2259 seg.