anniversario
. La voce, per " ricorrenza annuale " di un 'evento, ha una sola presenza, in Cv IV XXVI 14, in funzione di sostantivo e con esplicito riferimento a un passo di Virgilio: sì come dice lo predetto poeta, nel predetto quinto libro, che fece Enea, quando fece li giuochi in Cicilia ne l'anniversario del padre, cioè nella ricorrenza annuale della morte del padre (cfr. Aen. V 46-48 " annus exactis completur mensibus orbis, / ex quo reliquias divinique ossa parentis / condidimus terra maestasque sacravimus aras "). La frase virgiliana è ripresa da G. Villani (I 22), che però adopera la voce volgare ‛ annovale ' (v.) invece del latinismo anniversario '.