annovale
. La parola (che troviamo tra gli altri in Chiaro La mia gran benenanza 33) figura una sola volta nella Vita Nuova (XXXIV 3), là dove D. dice che nel giorno nel quale si compiea l'anno da quando Beatrice era fatta de li cittadini di vita eterna (§ 1), gli venne uno pensero di dire parole, quasi per annovale; e vale, conformemente al basso latino annualis, " anniversario ", ma con una pregnanza particolare: " per commemorare l'anniversario della morte di Beatrice " (Mattalia). Nel Convivio si adopera con lo stesso valore il latinismo ‛ anniversario ' (v.).