annoverare
. Comune nella prosa due-trecentesca (cfr. Giamboni Libro XXIII 1, L 3, LVIII 3), è presente in due luoghi delle opere dantesche. In Cv II V 8 vale " mettere nel numero ": la prima gerarchia, cioè quella che è prima per nobilitade e che ultima noi annoveriamo. In If XXIX 8 ha il significato traslato, già comune nel latino annumerare, di " contare ": pensa, se tu annoverar le credi, / che miglia ventidue la valle volge (v. anche ANNUMERARE, di pari etimologia).