ANOMALIA (dal gr. ἀξωμαλία "irregolarità")
Nell'uso comune l'aggettivo "anomalo" è applicato a tutto ciò che si scosta dalle leggi e dall'uso corrente; è adoperato, p. es., dai grammatici per declinazioni e coniugazioni irregolari, dagli astronomi per designare alcune particolarità del movimento degli astri, dai chimici per effetti in apparenza contraddittorî nelle reazioni, ecc.
In biologia la parola è adoperata con significati vari. In genere accenna a strutture o fenomeni insoliti; si parla di "reazioni anomale" quando un organismo reagisce a un dato stimolo in modo insolito, di "azione anomala" di un medicamento, e spesso si adopera ad ogni proposito la parola anomalo come sinonimo di "abnorme" o "patologico" (es. anomalie dell'accrescimento, della moltiplicazione, della secrezione cellulare).
In medicina si tende piuttosto a limitare il significato di "anomalia" a deviazioni anatomico-strutturali o funzionali risalenti alla formazione originaria dell'individuo, cioè ereditate o congenite. Così per anomalie anatomiche si intendono quelle deviazioni di conformazione (malformazioni) che rendono l'individuo dissimigliante dalla universalità dei suoi simili e che raggiungono un certo grado di eccezionalità, mentre alle deviazioni meno gravi si dà il nome di varietà, e le deviazioni gravissime dovrebbero prendere il nome di mostruosità (esempî di anomalie si hanno nel numero delle dita, nel numero e forma delle mammelle, nella distribuzione dei peli o del pigmento, come nell'albinismo, ecc.). Di anomalie funzionali si hanno esempî nel ricambio di individui che eliminano con l'urina sostanze insolite (pentosuria, alcaptonuria), nelle funzioni degli organi dei sensi (daltonismo, ecc.), nella ipersensibilità verso certe sostanze (idiosincrasia). Si parla di anomalia di costituzione, o di costituzioni anomale, alludendo a tipi che escono dai limiti della normale variabilità e che predispongono l'individuo a particolari forme morbose.
In astronomia si dà questo nome all'angolo che, in un'orbita ellittica, il raggio vettore forma con l'asse maggiore, contando dal perielio. È questa la cosiddetta anomalia vera; vi sono anche l'anomalia eccentrica e l'anomalia media. Il carattere di irregolarità dell'angolo in parola sta in questo, che il raggio vettore in tempi eguali non descrive angoli eguali.