ANP
– Sigla dell’Autorità nazionale palestinese, l’istituzione politica costituita nel 1994 in seguito agli accordi di pace tra l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) e il governo israeliano, con il compito di amministrare i territori gradualmente evacuati dagli israeliani. Gli accordi prevedevano per questo organismo un mandato ad interim, in attesa che si concludessero i negoziati di pace, ma la fase di stallo nelle trattative, diventata distanza incolmabile tra il 2006 e il 2009, ha congelato la situazione per quasi venti anni. Con gli accordi è stato conferito all’ANP mandato di governo sulla Striscia di Gaza e su alcuni spezzoni della Cisgiordania, in particolare le città di Gerico, Hebron, Nablus, Rāmallāh, Jenin e Betlemme, fermo restando il diritto israeliano di intervenire militarmente nei territori amministrati dall’ANP per ragioni di sicurezza. La mancata restituzione all’ANP di ulteriori zone della Cisgiordania, dove andava crescendo nel frattempo il numero di nuovi insediamenti israeliani, ha mutilato l’azione di governo dell’ANP, il cui presidente dal 2005 è Abū Māzin. Dall’estate del 2007, dopo lo scontro militare e la divisione tra i due maggiori partiti palestinesi, al-Fataḥ e Ḥamās, l’autorità dell’ANP è stata confinata alla sola Cisgiordania poiché a Gaza e salita al potere con le armi Ḥamās cacciando al-Fataḥ.