ANSELMINO
. Così era detta la lira di Mantova coniata durante il principato dei duchi Vincenzo I, Francesco IV e Ferdinando Gonzaga (1587-1626). Al dritto portante lo stemma e il nome dei principi univa nel rovescio la figura di S. Anselmo, vescovo e protettore di Mantova, in abiti pontificali e benedicente; venne pertanto chiamata lira anselmina, e anche semplicemente anselmino o selmino. Fu subito imitata dai principi vicini della stessa casa, e si trovano ricordati gli anselmini di Bozzolo e di Guastalla. Nelle stesse tariffe v'è ricordo di denari da 5 anselmini di Mantova, Parma e degli Spinola, valutati lire sei; probabilmente, per il ragguaglio con gli anselmini, si dava questo nome a qualche specie di ducatoni che allora si coniavano con tanta frequenza.
Bibl.: Affò, in G.A. Zanetti, Nuova raccolta, ecc., III, Bologna 1783; Corpus Nummorum Italicorum, IV (Lombardia, Zecche Minori), Roma 1913, p. 324 segg. e tav. XXVI, 9, 10.