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ansiolitico

di Paolo Tucci - Dizionario di Medicina (2010)
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ansiolitico

Paolo Tucci

Farmaco in grado di ridurre l’ansia. L’ansia è una patologia multiforme e diversi sono i farmaci che possono essere utilizzati nella terapia, a iniziare dalle benzodiazepine (➔), i primi ansiolitici moderni in grado, anche se non in misura completa, di ridurre l’ansia senza indurre sedazione. La ricerca farmacologia, in seguito, ha messo a disposizione altre molecole ad azione ansiolitica, quali il buspirone, la clonidina, il propranololo.

Nuovi approcci

Negli ultimi anni, l’ansia ha subito una riclassificazione e sono stati messi in luce alcuni punti di contatto con la patologia depressiva. Di conseguenza, il trattamento di alcune forme di ansia (disturbi da panico, agorafobia, disturbo ossessivo-compulsivo) viene effettuato con molecole utilizzate anche come antidepressivi, talvolta, con tempi di somministrazione e dosaggi diversi da quelli utilizzati nella terapia della depressione. Inoltre, sono allo studio come ansiolitici nuove molecole come gli antagonisti della colecistochinina o del fattore rilasciante la corticotropina (due sostanze endogene), e gli steroidi neuroattivi, che agiscono sul recettore del GABA e delle benzodiazepine.

Vedi anche
benzodiazepina Composto chimico, C9H8N2; dall’isomero 1-4, di struttura  formula derivano diversi composti, caratterizzati dalla presenza di un terzo anello benzenico, dotati di proprietà tranquillanti e talora miorilassanti e anche ipnoinducenti. A tali composti, classificati come ansiolitici, appartengono il clordiazepossido, ... ansia In psichiatria, stato di tensione psicosomatica, generalmente vissuto come penosa passività verso eventi dannosi che il soggetto pensa stiano verificandosi o teme possano verificarsi. Viene considerata un fenomeno generale, presente, anche se in gradi diversi, nello sviluppo psichico di ognuno. Se si ... fàrmaci antidepressivi Sostanze, di diversa composizione chimica, aventi l'effetto di stimolare il sistema nervoso centrale e indicate perciò nella cura delle sindromi depressive (psicosi maniaco-depressiva, depressioni reattive, tossiche ecc.), particolarmente in quelle endogene (che hanno origine da fattori interni all'organismo). ... sedativo Farmaco che agisce sul sistema nervoso diminuendone l’eccitabilità. È un termine molto generico anzitutto perché non tiene conto del livello del sistema nervoso su cui si svolge l’azione (centri corticali, sottocorticali, neurovegetativi, oppure terminazioni periferiche) e secondariamente perché comprende ...
Tag
  • COLECISTOCHININA
  • BENZODIAZEPINE
  • ANTIDEPRESSIVI
  • CORTICOTROPINA
  • PROPRANOLOLO
Altri risultati per ansiolitico
  • ansiolìtici, fàrmaci
    Enciclopedia on line
    ansiolìtici, fàrmaci Sostanze dotate della proprietà di eliminare l'ansia (detti anche tranquillanti). I f.a. più utilizzati appartengono alla categoria delle benzodiazepine e vengono impiegati nella terapia di nevrosi, stati ansiosi, disturbi del sonno. La loro relativa innocuità ne ha favorito la ...
  • ansiolitico
    Dizionario di Medicina (2010)
    Farmaco in grado di ridurre l’ansia. Poiché l’ansia è una patologia multiforme, per la sua terapia farmacologica può essere necessario l’impiego di a. diversi, associati o meno a supporto psicoterapico. Uno degli scopi della terapia con a. è quello di combattere l’ansia e i suoi sintomi (compresa l’insonnia), ...
Vocabolario
ansiolìtico
ansiolitico ansiolìtico agg. [comp. di ansia e -litico2] (pl. m. -ci). – Che attenua o dissolve l’ansia, riferito, nel linguaggio medico e farmaceutico, a particolari medicamenti (benzodiazepine, meprobamato, ecc.) e alla loro azione. Anche...
antïànsia
antiansia antïànsia agg. e s. m. [comp. di anti-1 e ansia], invar. – Che è diretto a dissolvere o attenuare l’ansia: terapia a., medicamenti antiansia; è in genere sinon. di ansiolitico.
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