ANTAGONISMO (dal gr. ἀντί "contro" e ἀγωνισμός "lotta")
Si riferisce nella biologia a diversi processi di azioni (chimiche, farmacologiche, batteriologiche, funzionali) decorrenti in senso opposto, ma svolgentisi contemporaneamente nello stesso sistema.
Nel campo della farmacologia si parla d'incompatibilità terapeutica, o fisiologica, quando si uniscono sostanze medicamentose di azione contraria, o antagonista, per cui glì effetti sono nulli. Tale è il caso della stricnina che aumenta l'eccitabilità del midollo spinale e del cloralio che la diminuisce; della atropina e della duboisina che dilatano la pupilla e dell'eserina o della muscarina che la restringono; della caffeina e della stricnina che aumentano l'eccitabilità del sistema nervoso e circolatorio e della morfina che attutisce detta sensibilità.
In batteriologia hanno azione antagonistica gli antigeni e gli anticorpi.
Nella fisiologia dell'apparato neuro-muscolare, per antagonisti si intendono quei muscoli che agiscono in senso diametralmente opposto sulla stessa articolazione; la loro contemporanea (sinergica) contrazione produce la fissazione dell'articolazione stessa in posizione rigida, come è il caso, per esempio, per il gruppo dei muscoli degli arti inferiori nella stazione eretta dell'attenti. Nell'esecuzione dei movimenti, della deambulazione degli arti posteriori, o dei fini movimenti delle dita della mano nell'esecuzione di movimenti di abilità, compiuti con gli arti superiori, i muscoli antagonisti (flessori ed estensori, adduttori e abduttori) compiono fini e delicati movimenti di accorciamento e rilasciamento, tali da produrre quella determinata successione di fasi regolari del complesso movimento, sotto l'azione regolatrice della cosiddetta innervazione reciproca che promana dalla funzione dei centri superiori (del midollo spinale, del bulbo, del cervelletto, della corteccia).