Scrittore ungherese (Szentgotthárd 1906 - Budapest 1980), giornalista, collaboratore di riviste cattoliche. Nelle sue novelle e nei suoi romanzi (Pókháló "Ragnatela", 1929; Szienai legenda "Leggenda di Siena", 1934; Mirandola fordulása "Mutamento di Mirandola", 1937; Az ezüst nyíl "La freccia d'argento", 1939; Az emberélet útjának felèig "Fino alla metà del cammino della vita umana", 1942; Emberek a ködben "Uomini nella nebbia", 1943; Széchényi kapitány "Il capitano Széchényi", 1943; A látogató "Il visitatore", 1960), rievocò con sensibilità lo spirito di epoche storiche lontane.