SEVERINI, Antelmo
Nato in Arcevia (Ancona) nel 1828, morto in Pausula (Macerata) nel 1909. Dopo avere studiato il cinese e il giapponese a Parigi, dove seguì i corsi di Stanislas Julien, fu chiamato nel 1863 come professore di lingue dell'Estremo Oriente nel R. Istituto di studî superiori in Firenze, dove insegnò con efficacia per molti anni.
Oltre a numerosi scritti, pubblicati nella Rivista orientale, nel Bollettino degli Studi Orientali, nella Rivista Europea, pubblicò Dialoghi cinesi (testo e traduzione, Firenze 1863); Un Principe giapponese e la sua corte nel XIV secolo (ivi 1871); Uomini e paraventi (racconto giapponese tradotto, ivi 1872); Astrologia giapponese (Ginevra 1875); Repertorio sinico-giapponese (ivi 1875, in collaborazione con C. Puini); Le curiosità di Yokohama, ivi I878); Taketori o il Vecchio Tagliabambù (ivi 1881); ecc. Egli aveva altresì preparato un dizionario sinico-giapponese con un ordinamento speciale da lui escogitato, ma non lo condusse a termine a causa di una grave malattia mentale che troncò ogni sua attività. Egli fu il primo insegnante di cinese e di giapponese nelle università italiane.
Bibl.: Rivista degli Studi Orientali, II, 1909, p. 716. Bibliografia completa dei suoi scritti, ibid., V, 1913-27, p. 309.