TROLLOPE, Anthony
Romanziere inglese, nato a Londra il 24 aprile 1815, ivi morto il 6 dicembre 1882. Uscito da un'infanzia povera, privo di titoli di studio, ottenne ugualmente (1834) un impiego al Ministero delle poste. Dopo varî anni di vita grama, fu trasferito (1841) in Irlanda con un incarico ispettivo che migliorò la sua posizione. Nel 1858 fu mandato in missione alle Indie Occidentali e al ritorno (1859) fu trasferito in Inghilterra. Per incarichi d'ufficio fece altri viaggi: Egitto (1858), Stati Uniti (1862), Australia e Nuova Zelanda (1871-72), Sudafrica (1878).
Dopo avere pubblicato alcuni romanzi senza successo, salì di colpo alla rinomanza con The Warden (1855). Incoraggiato, sviluppò l'argomento e l'ambiente in una serie di altri romanzi (Barchester Towers, 1857; Dr. Thorne, 1858; Framley Parsonage, 1864; The Small House at Allington, 1864; The Last Chronicle of Barset, 1867), che sono tra le sue opere migliori (The Barsetshire Novels, con introd. di Fr. Harrison, 1906). Dal suo lavoro metodico e meticoloso scaturì una copiosa produzione, che ebbe larghissimo successo, nella quale il Tr. tentò anche, con risultato meno buono, il romanzo politico (Phineas Finn, 1869, ecc.) e quello a tesi (The Vicar of Bullhampton, 1870, ecc.). I suoi romanzi migliori contengono il limitato mondo della provincia e il mondo ecclesiastico, pur non senza aperture su ambienti sociali più larghi. Su questo materiale il Tr. si applica con regolarità e lo rende con precisione, sebbene con arte piuttosto uniforme. Egli fu della scuola di Ch. Dickens, benché ne avesse talvolta satireggiato il sentimento, e ammirò W. M. Thackeray. Con lui il realismo tende al documentario; tuttavia egli non concepì neanche la serie dei Barsetshire Novels secondo un piano prestabilito come il cosiddetto realismo dottrinario, né si dedicò a ritrarre certi ambienti perché ne avesse conoscenza speciale. Fermo nell'intenzione di riprodurre la vita nella sua più comune mediocrità, assai più che sull'osservazione egli si basò sull'intuizione; fu realista non tanto nel metodo quanto - e profondamente - nell'orientamento spirituale. Nella sua interessante Autobiography (postuma, 1883) si è raccontato con grande sincerità e probità. Altre sue opere notevoli sono: The West Indies and the Spanish Main (1859); Orley Farm (1862); Can You Forgive Her (1864); The Belton Estate (1866); He Knew He Was Right (1869); The Eustace Diamonds (1873); The American Senator (1877); Ayala's Angel (1881); Mr. Scarborough's Family (1883), ecc.
Sua madre, Frances Milton Tr. (1780-1863), moglie di Thomas Anthony Tr. che abbandonò la professione legale per imprese agricole prive di successo, scrisse, di ritorno da un viaggio in America, un caustico libro, Domestic Manners of the Americans (1832), che suscitò scalpore, e ad esso fece seguire una cinquantina tra romanzi (i migliori: The Vicar of Wrexhill, 1837, e The Widow Barnaby, 1839), e libri di viaggio.
Bibl.: Per Anthony Tr.: G. Saintsbury, Three Mid-Century Novelists. Corrected Impressions, Londra 1895; id., Tr. Revisited, in Essays a. Studies by Members of the English Association, VI, Oxford 1920; Leslie Stephen, Studies of a Biographer, IV, Londra 1902; T. H. S. Escott, A. Tr.: his Works, Associates and Literary Originals, ivi 1913; Hugh Walpole, A. Tr., ivi 1928. Per Frances: F. E. Trollope (nuora), F. Tr., her Life and Literary work, ivi 1895.