anti-Pd
s. m. e agg. inv. Che si oppone alla linea politica del Partito Democratico.
• Senza dimenticare l’avanzata del movimento «Cinque Stelle» dei seguaci di Beppe Grillo. Una protesta che è soprattutto anti-Pd, in grado di provocare un’impressionante dispersione di voti a sinistra. Segno di una diffidenza, quando non di un’ostilità, verso il centrosinistra e i suoi equilibri. (Stefano Folli, Sole 24 Ore, 17 maggio 2011, p. 1, Prima pagina) • Filippo Nogarin […] Sindaco in nome di Beppe Grillo e del M5S, ma sindaco grazie soprattutto alla grande ammucchiata anti-Pd che lo ha sostenuto. Forza del doppio turno, un test che Matteo Renzi terrà presente, c’è da starne certi, per le modifiche alla legge elettorale. (Ilario Lombardo, Secolo XIX, 9 giugno 2014, p. 2, Primo piano) • L’impressione, tuttavia, è che Beppe Grillo stia abbracciando temi tradizionali della destra: in funzione anti-Pd e per insidiare sul suo stesso terreno la Lega; e, più in generale, per calamitare la voglia di «sicurezza» di un’opinione pubblica spaventata dalla gestione dell’immigrazione e dalla microcriminalità. (Massimo Franco, Corriere della sera, 14 giugno 2017, p. 3, Primo piano).
- Derivato dalla sigla Pd con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nel Corriere della sera del 21 dicembre 2006, p. 11, Politica (Maria Teresa Meli).