anti
. Come variante di ‛ anzi ', avverbio avversativo, " ma invece ", " ma piuttosto ", " al contrario "; compare soltanto nelle Rime dubbie, due volte nello stesso sonetto XXVI: ella non par umana, anti divina (v. 7), e non son pur cento, / anti più d'infinite ed altrettante (v. 14). Questa forma, comunque se ne voglia spiegare il rapporto etimologico con ‛ anzi ', non diverso da quello che intercorre tra ‛ innanti, dinanti ' e ‛ innanzi, dinanzi ', ha numerose attestazioni in documenti e opere letterarie dei secoli XIII e XIV, sia nel senso di " prima ", preposizione e avverbio (basterà ricordare Iacopo da Lentini La 'namoranza 43, Guinizzelli Al cor gentil 3 e 4 " né fe' amor anti che gentil core, / né gentil core anti ch'amor natura ", Chiaro Tutta la pena 11), sia come avverbio avversativo (tra gli esempi più sicuri, quelli del Breve dell'arte della lana degli Statuti di Pisa pubbl. da F. Bonaini, Firenze 1857, m 653, 686, 702, 710).