antiabuso
(anti-abusi, anti-abuso), agg. Tendente a combattere ogni forma di abuso.
• non posso fare a meno di insistere su un punto al quale tengo molto, che abbiamo subito sottolineato su «Avvenire» e che importanti voci della Chiesa ‒ dallo stesso segretario di Stato vaticano, monsignor [Pietro] Parolin, al direttore della Sala Stampa, padre [Federico] Lombardi ‒ hanno ribadito in questi giorni: non c’è un conflitto tra l’Onu in quanto tale e la Chiesa, ma c’è il grave errore di un Comitato Onu che, allo stato delle cose, pare aver volutamente sottovalutato la vigorosa azione anti-abusi della Chiesa e ha purtroppo compromesso la propria autorevolezza, lanciandosi in un’intemerata ideologica contro la morale cattolica e rilanciando slogan di moda su aborto, contraccezione e nozze gay. (Marco Tarquinio, Avvenire, 8 febbraio 2014, p. 2, Idee) • L’abuso di un oppiaceo da parte di chi è dedito al consumo di droghe può generare dipendenza ma lo stesso problema può verificarsi con l’abuso di molti altri farmaci, come gli antidepressivi. Di recente sono state sviluppate anche formulazioni anti-abuso, che uniscono all’oppioide il suo antagonista, allo scopo di scoraggiare l’uso non medico del farmaco. (Federico Mereta, Secolo XIX, 7 dicembre 2015, p. 13, Xte salute) • Lo spirito della proposta di direttiva antiabuso è ben sintetizzato nel primo paragrafo della relazione, in cui si chiarisce che «i regimi interessati dalla presente direttiva riguardano situazioni in cui i contribuenti agiscono contro la vera finalità della legge, traendo vantaggio dalle disparita esistenti tra i sistemi fiscali nazionali per ridurre il loro onere fiscale». (Mauro Meazza e Marco Piazza, Sole 24 Ore, 4 luglio 2016, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. abuso con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nella Stampa del 26 ottobre 1981, p. 1, Prima pagina.