ANTICRITTOGAMICI (III, p. 475)
Indice chemoterapeutico. - Gli anticrittogamici, qualunque sia la loro forma fisica, la loro natura chimica e il modo di applicazione, mentre devono svolgere la massima azione velenosa in confronto delle crittogame, non devono nuocere all'organismo sostenitore del parassita. Tale differenza di azione si valuta mediante il rapporto, detto indice chemoterapeutico, tra la dose di anticrittogamico mortale per il parassita e la dose tollerata dall'ospite.
Anticrittogamici chimici inorganici. - I preparati polverulenti di zolfo sono stati migliorati nel senso di aumentarne la finezza. Si tratta in particolare di polveri i cui granuli non superano in larga percentuale qualche decina di micron (per gli zolfi sublimati il diametro medio dei granuli è dell'ordine di 30÷60 μ; per quelli ventilati è di circa 42 μ; mentre per gli zolfi colloidali si arriva a dimensioni dell'ordine di 3-6 μ).
Va ricordato anche lo zolfo attivato: zolfo in polvere finissima mescolato a piccole quantità di sostanze di colore scuro capace di favorire l'assorbimento delle radiazioni luminose, ciò che faciliterebbe, secondo alcuni, la sublimazione dello zolfo.
Accanto a questi prodotti polverulenti dello zolfo, si ha tutta una serie di composti dello zolfo (solfuri e polisolfuri di sodio, potassio, calcio, bario) tra i quali molti dei cosiddetti anticrittogamici autarchici che furono usati, specialmente durante la guerra, in sostituzione del solfato di rame e delle poltiglie bordolesi.
In seguito agli studî fatti per ovviare alla scarsità del rame è risultato che i quantitativi di rame presenti nelle poltiglie bordolesi sono eccessivi rispetto allo scopo da raggiungere; onde, specialmente in Italia negli ultimi 10 anni, sono stati praticamente applicati diversi anticrittogamici in sostituzione del solfato di rame, poveri o privi del tutto di tale metallo. Tra i primi ricorderemo le poltiglie a base di rame ed ossiacidi organici, che prendono il nome commerciale di Ramital, le bentoniti rameose, i carbonati cuprici, i prodotti cupro-ammoniacali, ecc.
Altri metalli costituiscono di per sé degli elementi tossici per le crittogame, come il mercurio, l'argento, l'oro, lo zinco, il nichel. Essi, impiegati sotto forma di sali varî, possono costituire dei prodotti anticrittogamici importanti subordinatamente, però, al costo e all'indice chemoterapeutico. Così, mentre né argento né oro hanno trovato delle applicazioni pratiche dato il loro costo elevato, bisogna ricordare, invece, alcuni derivati dello zinco che hanno avuto applicazione nel periodo bellico ed il cloruro di mercurio (sublimato corrosivo) che ha trovato applicazioni limitate, data la sua elevata tossicità, nella lotta contro i carboni (ustilaginee) dei cereali e la muffa della neve (fusariosi) della segala.
Si possono ancora citare tra le sostanze chimiche inorganiche utilizzabili come anticrittogamici il permanganato di potassio, il cloro (soprattutto sotto forma di ipocloriti), gli zolfi ramati (miscele di zolfo e di un qualsiasi derivato cuprico), le poltiglie miste solfocalciche.
Anticrittogamici chimici organici. - Tra di essi devono essere menzionati prima di tutto i prodotti a base di rame, e precisamente l'acetato basico di rame e i due prodotti brevettati tedeschi: Nosperal e Kurtacol. Ma i due prodotti più importanti sono quelli a base di mercurio, e precisamente l'idrato di orto-cloro-fenolmercurio, che rappresenta il principale costituente dell'Arilan di produzione della Montecatini, i varî acetati di composti organici del mercurio, i derivati mercuro furanici, che dànno luogo, per es., al Granovit prodotto dalla Rumianca, ecc., ché in questo campo sono numerosissimi i brevetti e gli studî a causa della forte azione anticrittogamica esercitata dal mercurio e dai suoi sali.
Per le aldeidi, l'indice chemoterapeutico è tale che, salvo l'aldeide formica, che però può essere impiegata solo in determinate circostanze e in deteminata misura, esse non possono trovare pratica applicazione. Così non si sono ottenuti risultati pratici con il furfurolo ed i suoi diretti derivati, né con l'8-ossichinolina.
L'aggiunta agli anticrittogamici di opportuni bagnanti ed adesivi ha contribuito ad aumentarne notevolmente l'efficacia.
Produzione. - Le industrie si basano sul lavoro sperimentale che viene effettuato sia presso i laboratorî universitarî e scientifici, sia presso quelli delle singole società; tra i meglio attrezzati in Italia sono quello di Signa e, fra gli universitarî, quello di Pavia. Le aziende italiane che si occupano della produzione degli anticrittogamici sono la Montecatini, la Rumianca, la Chimica ed Elettrochimica del Caffaro e numerosissime altre, generalmente sfruttanti brevetti proprî.
Per la produzione di solfato di rame si calcola che circa l'85% venga impiegato in agricoltura, soprattutto nella lotta contro la peronospera della vite. La produzione mondiale annuale, per il periodo 1935-37, aveva raggiunto circa 370 mila tonnellate; i principali paesi produttori furono l'Italia (127.000 tonn.), la Francia (80.000 tonn.), l'Inghilterra (40.000 tonn.), gli Stati Uniti (35.000 tonn.) e il Belgio (30.000 tonn.). L'approvvigionamento mondiale nel 1946 venne stimato in 350.000 tonn. contro un fabbisogno di 400.000 tonn. Durante lo stesso anno, la produzione dell'Europa, compresa l'Inghilterra, venne calcolata a circa 200.000 tonnellate contro 310.000 dell'avanti guerra.
Per quanto si riferisce allo zolfo, vedere, per la produzione, la voce relativa. Dal punto di vista del consumo, si crede che circa il 10% della produzione mondiale sia utilizzato dall'agricoltura.