Antigua e Barbuda
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(App. V, i, p. 174; v. Antigua, III, p. 494; Barbuda, VI, p. 149)
Popolazione e condizioni economiche
di Anna Bordoni
Indipendente dal 1981, questo piccolo stato dell'America Centrale, composto dalle due isole di Antigua e Barbuda e dalla minuscola e disabitata isola di Redonda, conta una popolazione, prevalentemente nera e anglofona, di 67.000 ab. (stima 1998), concentrati sull'isola maggiore, Antigua (280 km²). La densità è molto elevata: raggiunge, infatti, i 152 ab./km², che salgono a 230 se si considera la sola Antigua. A una valutazione del 1995 la capitale, Saint John's, ha registrato 30.000 abitanti.
Le principali risorse economiche sono rappresentate dall'agricoltura, dalla pesca (soprattutto aragoste) e dal turismo; inoltre i prodotti agricoli (cotone, ortaggi e canna da zucchero) alimentano piccole industrie locali alimentari e tessili. Come la maggior parte delle isole caribiche, A. e B. richiamano annualmente un numero sempre crescente di visitatori, divenuti oggi circa mezzo milione (senza tener conto dei turisti che utilizzano un proprio mezzo nautico), provenienti in particolare dal Regno Unito (38% nel 1995), dagli Stati Uniti (35%) e dal Canada. Nella prima metà degli anni Novanta il settore ha contribuito, direttamente o indirettamente, per il 70% alla formazione del PIL, impiegando circa il 35% della forza lavoro.
Un altro cospicuo contributo alle entrate dello Stato è costituito dall'affitto annuale pagato dal governo statunitense per le due basi militari poste su A., nonché dall'imposta sulle società; inoltre, per creare fonti di valuta alternative a quelle rappresentate dal turismo, il governo ha posto condizioni fiscali favorevoli alla crescita di attività finanziarie off-shore. Tuttavia, i problemi organizzativi derivanti dall'indipendenza, la scarsità di risorse interne e impreviste avversità meteorologiche (ultima, in ordine di tempo, l'uragano Luis, abbattutosi sulle isole nel settembre 1995) rendono difficile il decollo economico del paese, afflitto, tra l'altro, da un elevato grado di disoccupazione e da un consistente deficit della bilancia commerciale, su cui pesano le rilevanti importazioni di beni di consumo solo in parte compensate dalle entrate dovute al turismo. A. e B. pur ricercando, negli ultimi anni, una sempre più stretta integrazione economica con gli altri paesi del CARICOM (Caribbean Community and Common Market), mantengono i tradizionali e privilegiati rapporti commerciali con gli Stati Uniti e il Regno Unito.
bibliografia
R. Berleant-Schiller et al., Antigua and Barbuda, Oxford-Santa Barbara 1995.
Storia
di Luisa Azzolini
Nell'ambito delle isole caribiche appartenenti al Commonwealth, lo Stato di A. e B. continuò a essere caratterizzato da una situazione politica peculiare, a causa del ruolo egemonico dell'Antigua Labour Party (ALP), dominato da V. Bird, che ottenne la maggioranza nelle elezioni generali del marzo 1989. Negli anni Novanta alcuni membri del governo si trovarono coinvolti in vicende di corruzione e traffico d'armi: vennero organizzate numerose manifestazioni pubbliche e le forze di opposizione si riunirono nell'United Progressive Party (UPP) per tentare di costringere Bird alle dimissioni. Ciò nonostante, il governo restò in carica fino al termine del proprio mandato e l'ALP riuscì a conservare la maggioranza anche nelle elezioni del 1994, in seguito alle quali venne nominato presidente del Consiglio L. Bird, figlio di V. Bird.
Nel settembre 1995 A. e B. furono devastate dall'uragano Luis che danneggiò gravemente il 75% delle abitazioni, lasciando senza tetto circa la metà della popolazione.
Scandali finanziari e vari episodi di corruzione indebolirono, come i precedenti, anche il governo presieduto da L. Bird, la cui azione negli anni successivi fu indirizzata soprattutto a cercare di migliorare l'immagine del paese, considerato uno dei maggiori centri di smistamento nel traffico internazionale di droga e di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.
Lo Stato di A. e B., con la fine del bipolarismo, seguì una politica di non-allineamento, pur conservando i tradizionali legami con gli Stati Uniti. Già membro del CARICOM e dell'OECS (Organization of East Caribbean States), aderì all'ACS (Association of Caribbean States), sorta nel febbraio 1994, che riunisce i paesi del CARICOM e dell'America Centrale al fine di limitare l'impatto dei cambiamenti nei commerci internazionali sulle piccole economie aperte del bacino dei Caraibi.
bibliografia
R. Coram, Caribbean time bomb. The United States' complicity in the corruption of Antigua, New York 1993; M. Lazarus-Balck, Legitimate acts and illegal encounters. Law and society in Antigua and Barbuda, Washington 1994.