ANTILIA o Antillia
Una delle molte isole immaginarie che i cartografi italiani dei secoli XV e XVI rappresentano nell'Oceano Atlantico. Essa appare già forse, col nome di Atilae o Atulae, nella carta dei Pizigano (1367), a designare una spiaggia ove si leva una statua colossale, in una posizione che corrisponde presso a poco a quella dell'isola Corvo, una delle Azzorre. Ma la prima carta datata che ne indichi la posizione è quella di Battista Becario, del 1435; ivi essa appare, tra le Insulle de novo rep(er)te, come una grande isola di forma triangolare, situata molto a occidente delle Azzorre; le altre dello stesso gruppo sono Salvagio, Reylla e Mar. L'origine del nome (Anteilha, ossia l'isola "posta dirimpetto, o di fronte" non par dubbia; ignota è invece la provenienza della notizia che ha dato luogo alla figurazione cartografica. Forse si tratta di una duplicazione della scoperta delle Azzorre, giunta in Italia come eco travisata. L'isola è rappresentata anche nella nota carta di Andrea Bianco del 1436, in quella di Bartolomeo Pareto (1455), in una del Roselli (1468), nella carta di Grazioso Benincasa (1482), nel globo di Laon (1493), in quello di Martino Behaim (1492), ecc. In quest'ultimo, come del resto anche in carte precedenti, l'Antilia è identificata con l'isola delle Sette Città, leggendario rifugio a sette vescovi cristiani, fuggiti dalla Spagna al tempo dell'invasione araba.
All'esistenza reale dell'Antilia credette anche Paolo Toscanelli, l'isola figurava infatti, e in notevoli dimensioni, nella famosa carta che egli aveva delineata e di cui una copia fu rimessa a Colombo; nella lettera che l'accompagna è detto "Antillia, che voi chiamate le Sette Città". Fernando Colombo, accettando questa stessa identificazione, ne fissa la posizione a 200 leghe ad occidente delle Canarie o delle Azzorre. Cristoforo Colombo la cercò invano nella sua prima navigazione. L'identificazione delle isole realmente scoperte da Colombo con l'Antilia dei cartografi, è già fatta nella famosa carta di Nicolò de Canerio (1502), che indica col nome complessivo di "Antilhas del Rey de Castella" l'isola Isabella, la spagnuola e tutte le minori vicine; poi viene accolta da Pietro Martire d'Anghiera e in seguito diviene di uso comune. Una Antilia isolata nell'Atlantico seguita tuttavia ad apparire in molte carte del sec. XVI.
Bibl.: W. H. Babcock, Antillia and the Antilles, in Geogr. Review, 1920; id., Legendary Islands of the Atlantic, New York 1922.