ANTILLO ("Αντυλλος, Antyllus)
Visse probabilmente nel II secolo d. C. e fu considerato come uno dei più grandi chirurghi dell'antichità. I suoi scritti più importanti furono un trattato dei movimenti e una grande opera di chirurgia. Di questi libri non sono conservati che frammenti, citati particolarmente da Oribasio, da Aezio d'Amida e da Paolo d'Egina. La sua fama va legata soprattutto alla sua dottrina degli aneurismi e della loro cura; egli consiglia un taglio longitudinale attraverso la pelle nella direzione dell'aorta. Notevoli sono anche le sue indicazioni di chirurgia plastica delle palpebre, della fronte, del naso e delle guance.
Bibl.: Gli studî più importanti su Antillo sono quelli di F. C. F. Wolz (Jena 1842) e quelli pubblicati da Lewy e Landsberg, in Janus, 1847-1848, che ne raccolsero tutti i frammenti.