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ANTIMICOTICI

di Giacomo SANTORI - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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ANTIMICOTICI

Giacomo SANTORI

Vengono così designati i medicamenti diretti a combattere le micosi, vale a dire le infezioni determinate da miceti (funghi microscopici) patogeni.

Le più comuni micosi - almeno nei nostri climi - sono quelle che colpiscono la pelle o le mucose visibili; si spiega perciò come la maggior parte degli antimicotici sia rappresentata da sostanze da adoperarsi per uso estemo ed in realtà la cura locale è in molti casi più che sufficiente per migliorare o guarire una micosi cutanea.

Uno degli antimicotici più antichi ed efficaci è rappresentato dallo zolfo che, sotto forma di polveri, soluzioni od unguenti di variabile composizione, viene ancora largamente adoperato in medicina umana e in veterinaria. Anche lo iodio, l'acido salicilico ed alcune sostanze coloranti hanno un'evidente azione antimicotica ma a questi mezzi ormai classici si è aggiunta, negli ultimi anni, tutta una serie di nuovi antimicotici, tra i quali vanno rammentati i prodotti a base di acido undecilenico, quelli contenenti cloro-ossichinaldina o iodo-cloro-ossichinolina (sterosan, vioformio e simili), i derivati del benzotiazolo (asterol) e molti altri.

L'efficacia degli antimicotici per uso locale è però spesso limitata od impedita dal fatto che molti funghi patogeni possono colpire non soltanto gli strati superficiali dell'epidermide, ma anche quelli più profondi, interessando inoltre gli annessi cutanei, come i peli e le unghie. Vanno poi tenute presenti, nonostante la loro molto maggiore rarità, quelle infezioni micotiche che, oltrepassata la barriera cutanea, si localizzano nei tessuti sottostanti o che colpiscono direttamente gli organi interni, determinando quadri morbosi assai variabili per sintomi e gravità.

Questo ha spinto gli studiosi alla ricerca di sostanze antimicotiche capaci di agire per via interna e lo scopo è stato raggiunto, almeno in parte, con la scoperta di due nuovi antibiotici dotati di uno spiccato potere curativo di fronte a taluni miceti.

Il primo di essi - denominato nystatin - si dimostra efficace soprattutto sui funghi del genere monilia (candida), il che ha una notevole importanza non soltanto curativa, ma anche profilattica, dato che le affezioni - cutanee o viscerali - dovute a tali funghi insorgono spesso dopo cure antibiotiche prolungate e possono essere evitate mediante una tempestiva somministrazione di nystatin.

Recentissima infine è l'introduzione in terapia della griseofulvina che, mentre è inattiva di fronte alla monilia, presenta invece una spiccatissima azione su tutto un gruppo di dermatofiti (funghi a localizzazione cutanea) finora insensibile a qualsiasi terapia interna. Con la griseofulvina è stato tra l'altro brillantemente risolto il problema curativo delle tigne del cuoio capelluto, che possono essere ormai guarite anche senza far ricorso alla depilazione radiologica.

Bibl.: R. Ciferri, Manuale di micologia medica, Pavia 1958; H. Blank e collab., Griseofulvin for the systemic treatment of Dermatomycoses, in JAMA, CLXXI (1959), p. 2168.

Vedi anche
fàrmaci antimicròbici Sostanze che ostacolano l'attività dei microbi. Si distinguono gli antibiotici (che combattono le infezioni batteriche), gli antivirali (che combattono le infezioni virali), gli antimicotici (che combattono le infezioni fungine). tigna Affezione contagiosa della cute e degli annessi, provocata da Ifomiceti, con varia localizzazione (cuoio capelluto, corpo, piede, inguine ecc.). Più restrittivamente con il termine t. si indicano unicamente le affezioni del cuoio capelluto, che colpiscono prevalentemente bambini o ragazzi prepuberi e ... fluconazolo Composto chimico di formula C13H12F2N6O, derivato dell’alcol benzilico, contenente due anelli triazolici. Si presenta sotto forma di cristalli bianchi, poco solubili in acqua. Il f. è un potente antimicotico, che esplica la sua attività inibendo la sintesi degli steroli fungini. Il suo impiego ha raggiunto ... farmaco Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un f. è volto a ricondurre alla norma una funzione patologicamente alterata ...
Categorie
  • FARMACOLOGIA E TERAPIA in Medicina
Tag
  • ACIDO SALICILICO
  • BARRIERA CUTANEA
  • GRISEOFULVINA
  • ANTIBIOTICI
  • EPIDERMIDE
Altri risultati per ANTIMICOTICI
  • antimicotico
    Dizionario di Medicina (2010)
    Farmaco impiegato per combattere le micosi, ossia le infezioni da miceti patogeni. Gli a. si distinguono in base al meccanismo mediante il quale esplicano la loro azione: quelli di utilizzo prevalente agiscono impedendo una sintesi corretta della parete cellulare (per es., echinocandine e poliossine), ...
  • antimicòtici, fàrmaci
    Enciclopedia on line
    antimicòtici, fàrmaci Farmaci rivolti a combattere le micosi, ossia le infezioni da miceti (funghi) patogeni, localizzate o generalizzate. I f.a. agiscono distruggendo la parete della cellula del fungo e, quindi, rendendone impossibile la sopravvivenza. Tra i più antichi antimicotici per uso esterno ...
Vocabolario
antimicòtico
antimicotico antimicòtico agg. e s. m. [comp. di anti-1 e micosi] (pl. m. -ci). – Di medicamento rivolto a combattere le micosi, ossia le infezioni da miceti patogeni); anche sost.: fare uso di antimicotici.
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