Negri, Antimo
Storico italiano della filosofia (Mercato San Severino, Salerno, 1923 - Roma 2005). Allievo di Aliotta all’univ. di Napoli, insegnò nelle univ. di Urbino, Bari e, dal 1980, nell’univ. di Roma Tor Vergata. Campo dei suoi interessi è stato l’idealismo tedesco e l’attualismo, il materialismo e il positivismo ottocenteschi. Particolare attenzione, inoltre, ha dedicato alla riflessione filosofica sul lavoro. Tra le opere si segnalano: La presenza di Hegel (1961); Dal corporativismo comunista all’umanesimo scientifico. Itinerario teoretico di Ugo Spirito (1964); Schiller e la morale di Kant (1968); A. Comte e l’umanesimo positivistico (1971); Giovanni Gentile (2 voll., 1975); Nietzsche: storia e cultura (1978); Trittico materialistico: Georg Büchner, Jakob Moleschott, Ludwig Büchner (1981); Hegel nel Novecento (1986); Il lavoro nel Novecento (1988); L’inquietudine del divenire. Giovanni Gentile (1992); L’estetica di Giovanni Gentile. Esistenza e inesistenza dell’arte (1994); Con Dio e contro Dio (1995); Giovanni Gentile educatore: scuola di Stato e autonomie scolastiche (1996); Leopardi e la scienza (1999); Discorso sopra lo stato presente degli italiani (2000); De persona. L’indomabilità dell’individuo (2004)); Il filosofo e il lattaio. Stirner e l’unione degli egoisti (2005); Problema Europa. Unità politiche e molteplicità culturali (2005); Globo Duemila. Storia e/o destino dell’Occidente (post., 2006).