Anting
– In cinese, letteralmente, «padiglione della pace», A. è il centro dell’area residenziale di Shanghai International Auto City, nonché la prima fra le città sperimentali promossa dal consiglio delle città della provincia di Shanghai, dal 2000, all’interno del piano One city, nine towns. Nato per sollevare dalla pressione demografica la città e rivalutarne le aree periferiche e marginali, il modello di A. ambisce a una forma di autocolonizzazione impostata sull’urbanistica occidentale. Il masterplan, del 2001, porta la firma dell’architetto tedesco Albert Speer, figlio dell’omonimo architetto personale di Adolf Hitler e ministro per la produzione bellica. A. incide su un’area di 4,9 km2, con oltre 5334 unità residenziali per un’occupazione prevista fino a 80.000 abitanti. Circa 20 istituti e studi di progettazione tedeschi hanno garantito diversità stilistica ai singoli progetti, all’interno di un piano generale d’impronta marcatamente germanica, incentrato sui concetti di trasparenza, risparmio energetico, illuminazione e ventilazione naturale. Lo schema del consumo energetico è stato elaborato dalla compagnia tedesca Fichtner group secondo standard europei superiori a quelli di Shanghai, garantendo un risparmio energetico del 65%. La prima fase di progettazione della nuova città (2005-2007), a sud del Wusong River e a nord della strada veloce Shanghai-Nanjing, occupa 2,5 km2 di cui: 1,8 per l’urbanizzazione, il 60% di spazi a verde e 200.000 m2 di specchi d’acqua. La recessione globale in atto sembra aver compromesso la seconda fase del progetto.