ANTINO (Antinum, onde il demotico Antinates, nella tradizione letteraria Antium e Antiani)
Oggi Civita d'Antino, nel territorio marsico, i cui limiti, già dai primi del sec. IV a. C. raggiungevano il lago Fucino (secondo Livio, IV, 57). Situata la città nell'alta valle del Liri; ebbe una posizione forte, per natura, su un'altura di 904 m. Benché appartenente alla stessa regione, è però da distinguersi dagli Antinati il popolo dei Marsi Anxates, col capoluogo Anxa, anche se questo non è agevole, in nessun modo, a determinarsi. Ebbe Antino, municipio, un territorio modesto (Antianus ager), forse confinante con Sora e comprendente il vico di Morino. In età assai tarda ebbe l'autonomia comunale, prima essendo stato una semplice frazione del comune marsico (Strab., V, 241). Donde è esatto, nella tradizione letteraria, l'appellativo di capoluogo del comune dato a Marruvium e, d'altra parte, è ragionevole l'estendere la circoscrizione comunale di questo fino al lago Fucino (Sil., VIII, 507 e Verg., Aen., VII, 750), dove, infatti, arrivava la regione marsica, la quale era tutta quanta, con Antino, iscritta nella tribù Sergia.
Bibl.: V. Corp. Inscr. Lat., IX, 348 e 362; D. De Sanctis, Antino città, municipio nei Marsi, Ravenna 1784.