ANTIPHILOS (᾿Αντίϕιλος, Antiphëlus)
1°. - Architetto greco della II metà del sec. VI a. C. Autore (Paus., vi, 19,7), con Pothaios e Megakles, del Tesoro dei Cartaginesi in Olimpia, da riconoscersi nel tesoro nr. iv. Della costruzione restano le fondamenta in opera isodoma di poros. Essa consisteva in un thesauròs dorico in antis con quattro colonne sulla fronte, di m 6,48 × 10,19. L'elevato era in calcare bianco. Sono conservate alcune membrature architettoniche e parte di una scena di battaglia del frontone. La denominazione di Tesoro dei Cartaginesi è impropria, giacché esso conteneva con ogni probabilità i doni votivi di Gelone e dei Siracusani dopo la battaglia di Imera, doni ricavati dalle spoglie della vittoria sui Cartaginesi. Il tesoro appartenne ai Siracusani anche prima della tirannia di Gelone, come risulta da una testimonianza epigrafica, essendo verosimile l'integrazione Συρ[ακοσίων] di un elemento architettonico iscritto, dello stesso materiale dell'elevato (Inschr. Ol., 661). La costruzione, anche in base alla paleografia dei caratteri, può fissarsi nella seconda metà del IV sec. a. C.
Bibl: Olimpia, II, p. 46 (Dörpfeld), e III, p. 15 (Treu); J. G. Fraser, Pausanias, Londra 1898, IV, p. 60; Hitzig-Blümner, Pausaniae Graeciae descriptio, Lipsia 1904, II, 631; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, I, c. 2525, s. v., n. 5; H. Thiersch, in Thieme-Becker, I, p. 560, s. v.; C. Weickert, Typen der arch. Arch., Berlino 1929, p. 133; H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., II, Stoccarda 1889, pp. 328 e 339.