antipopulismo
s. m. Il rifiuto dell’incoraggiamento di scelte politiche demagogiche.
• quello della [Angela] Merkel è diventato un vero e proprio «case study» per politologi e massmediologi che ormai da tempo si stanno interrogando sul suo carisma anticarismatico, sulla natura di un modo di fare politica senza grandi concessioni alla mozione degli affetti e di una guida della cosa pubblica lontana da qualsiasi tentazione di uso clientelare del potere per ottenere consenso. E così quella che a prima vista è sembrata una sorta di leadership senza qualità ha costruito la propria legittimità su un vero e proprio antipopulismo sistematico. (Angelo Bolaffi, Repubblica, 22 novembre 2015, p. 30, Commenti) • [tit.] Quell’antipopulismo che emerge dietro il No [testo] [...] quel che resta da vedere è se governo, Pd e riformismo italiano, facendosi carico delle loro responsabilità sapranno interpretare questo antipopulismo nel No, o penseranno di cavarsela facendo finta di niente o peggio di sfidarlo nelle urne. (Eugenio Mazzarella, Avvenire, 15 dicembre 2016, p. 3, Idee).
- Derivato dal s. m. populismo con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nella Repubblica dell’8 aprile 1989, p. 9, Mercurio (Francesco Russo).