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ANTISTAMINICI

di Umberto SERAFINI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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ANTISTAMINICI

Umberto SERAFINI

. Costituiscono un gruppo di sostanze capaci di distruggere l'istamina (v. in questa App.) o di impedire lo svolgersi della sua azione. L'istaminasi, fermento largamente distribuito nei tessuti normali e capace di inattivare l'istamina, è stato il primo antistaminico usato in terapia. I risultati ottenuti con questo preparato nel trattamento delle malattie allergiche (asma, orticaria, pollinosi) non sono stati però favorevoli.

Tra le sostanze che impediscono lo svolgersi dell'azione dell'istamina sono da ricordare oltre l'adrenalina che è l'antagonista fisiologico d'urgenza dell'istamina, l'acido ascorbico, l'amide dell'acido nicotinico, alcune amine naturali (istidina, arginina, cisteina, guanidina).

Le recenti osservazioni su alcuni preparati sintetici che possiedono una notevole attività antistaminica ha aperto un nuovo campo di studio di grande interesse tanto dal punto di vista clinico quanto sperimentale. E merito di B. N. Halpern di avere scoperto che alcuni derivati delle fenilpolimetilendiamine avevano un'attività antistaminica superiore e una tossicità inferiore a quella di tutti i prodotti sintetici precedentemente sperimentati. Uno dei preparati studiati da Halpern, il 2339 R. P. (Antergan), poté essere per la prima volta introdotto su larga scala nella terapia.

Gli antistaminici sintetici attualmente usati nei varî paesi sono: in Francia: l'Antergan (2339 R. P. N-dimetilamino-etil-N-benzilanilina, il Neo-Antergan (2786 R. P. N-parametossibenzil N-dimetilaminoetil α aminopiridina) e, recentemente il Phenergan (3277 R. P. cloridrato di dimetilamino-2-propil-1-tiodifenilamina); in Svizzera: l'Antistin (2 N-fenil-N-Benzil-aminometilimidazolo); in America: il Benadryl (cloridrato dell'etere β dimetilaminoetil-benzidrile) e la Pyrioenzamine (cloridrato di N′ N-dimetil-N′-benzil-N′ [α - piridin] etilendiamina); in Italia: la Dimetina (dimetilaminoetilbenzilanilina) e l'Allergina (simile al Benadryl).

Queste sostanze, pur essendo dal punto di vista chimico completamente diverse l'una dall'altra (eteri fenolici, derivati dall'anilina, derivati eterociclici, ecc.) possiedono una grande omogeneità nella loro azione farmacodinamica specialmente per quello che si riferisce alla intossicazione istaminica. Questi preparati esplicano la loro azione antistaminica sullo shock istaminico, sulla contrazione istaminica dell'intestino isolato, sullo spasmo bronchiale, sugli effetti cardiovascolari e sulla permeabilità capillare prodotti dall'istamina. È da rilevare però la loro relativa inattività sugli effetti provocati dall'istamina a livello della muscolatura uterina e la loro inefficacia sulla ipersecrezione gastrica istaminica.

Gli antistaminici sintetici hanno importanza tanto dal punto di vista teorico quanto terapeutico. Dal punto di vista teorico l'inibizione che essi esercitano su alcuni fenomeni fisiopatologici ha permesso di precisare la patogenesi istaminica di questi (shock anafilattico, reazione di Schultz-Dale, fenomeno di Sanarelli-Schwartzmann, edema polmonare acuto da adrenalina). Dal punto di vista terapeutico questi prodotti hanno la loro principale indicazione nel trattamento delle malattie allergiche: infatti sono particolarmente attivi nella malattia da siero, nell'orticaria, nei pruriti di varia origine, nella pollinosi, nella corizza spasmodica, nelle dermatosi pruriginose. Una discreta percentuale di successi si ottiene: nell'edema di Quincke, nell'asma, negli eczemi allergici, negli eritemi d'origine alimentare e da chemioterapia, nell'emicrania. Gli antistaminici sintetici sono stati anche usati nel campo extra-allergico (Herpes zoster, crisi dolorose dell'ulcera duodenale, malattia da raggi, epatopatie acute, ecc.).

La via prescelta di somministrazione è quella orale. La via parenterale per iniezioni intramuscolari o endovenose è preferibile nei casi acuti e permette di potenziare e completare il trattamento per os. La dose quotidiana deve essere frazionata il più possibile, poiché la durata di azione del medicamento non supera 2-4 ore. I sintomi di intolleranza che insorgono durante la somministrazione non sono gravi; si tratta di solito di disturbi gastrici (nausea, gastralgia, pirosi).

È bene sottolineare che questa terapia rappresenta essenzialmente un rimedio sintomatico che agisce per il tempo in cui è presente nell'organismo. Non è possibile quindi ottenere con questi preparati delle guarigioni definitive. La terapia di elezione delle malattie allergiche si basa sulla ricerca della causa primitiva delle manifestazioni allergiche: soltanto con il conseguente allontanamento dell'antigene individuato o con la terapia desensibilizzante specifica si potrà ottenere la guarigione definitiva e durevole della malattia.

Vedi anche
chinetosi Disturbo dovuto a spostamenti ritmici o irregolari del corpo (aeroplano, automobile, barca, treno). Si tende ad attribuirla a un disturbo dell’apparato vestibolare e del parasimpatico. Le c. sono caratterizzate da nausea, vomito, vertigini, pallore, sudore freddo ecc. Farmaci atti a prevenire e combattere ... ranitidina Composto chimico di formula C13H22N4O3S, dotato di azione antagonista dell’istamina a livello dei recettori H2 presenti sulla mucosa gastrica. La scoperta e la vasta applicazione terapeutica della r. rientrano nell’ampio capitolo della farmacologia sviluppatosi con l’intento di identificare e controllare ... farmaco Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un f. è volto a ricondurre alla norma una funzione patologicamente alterata ... prurito Sensazione cutanea che induce a grattarsi, provocata da cause diverse, sia esterne (fisiche, chimiche, parassitarie) sia interne (tossiche, nervose, medicamentose), oppure sintomo di determinate malattie della pelle, o da cause indeterminate (p. essenziale o primitivo o, con una qualificazione lat., ...
Categorie
  • FARMACOLOGIA E TERAPIA in Medicina
Tag
  • EDEMA DI QUINCKE
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Altri risultati per ANTISTAMINICI
  • antistaminico
    Dizionario di Medicina (2010)
    Paolo Tucci Farmaco che inibisce le azioni dell’istamina, un neurotrasmettitore presente nell’organismo umano. L’istamina agisce attraverso l’interazione con tre recettori denominati H1, H2 e H3. In terapia si utilizzano gli a. che bloccano il recettore H1 o il recettore H2. Gli a. che bloccano il ...
  • antistaminici
    Enciclopedia on line
    Farmaci, scoperti da D. Bovet nel 1937, in grado di competere con gli effetti farmacologici dovuti all’istamina (➔). La loro azione si manifesta in virtù della somiglianza della loro struttura chimica con quella dell’istamina stessa, per cui sono in grado di occuparne il posto sui recettori H1 e H2 ...
Vocabolario
antistamìnico
antistaminico antistamìnico agg. e s. m. [comp. di anti-1 e istamina] (pl. m. -ci). – Di farmaco antagonista dell’istamina, capace di ostacolarne o annullarne gli effetti fisiologici: prodotto a.; prendere un antistaminico.
antiparkinsoniano
antiparkinsoniano agg. e s. m. [comp. di anti-1 e (morbo di) Parkinson; v. parkinsonismo]. – Di farmaco rivolto a curare il morbo di Parkinson (alcuni antistaminici, la dopa o diidrossifenilalanina, ecc.); come sost., il farmaco stesso....
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