ANTISTENE ('Αντισϑένης, Antisthĕnes) di Rodi
Contemporaneo di Polibio (2ª metà del II sec. d. C.) e da lui ricordato come partecipe alla vita politica della sua città e come autore di una storia di Rodi, poi utilizzata da Zenone nei suoi annali. È probabilmente da identificare con l'Antistene filosofo peripatetico, di cui Flegonte riferisce alcune narrazioni nei suoi Mirabilia, e a cui fu attribuito lo pseudoaristotelico Μαγικός, come anche, forse, con l'autore delle Φιλοσόϕων διαδοχαί (una delle varie opere antiche, così intitolate, di storia della filosofia, considerata dal punto di vista della successione degli scolarchi) che vien citato di frequente da Diogene Laerzio.
Bibl.: E. Zeller, Über Antisthenes aus Rhodos, in Sitzungsber. d. Berl. Ak., 1883, pp. 1067-73, ristampato in Kleine Schriften, I, pp. 291-98; Schwartz, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie der classischen Altertumswissenschaft, I, coll. 2537-38.