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ANTITESI

Enciclopedia Italiana (1929)
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ANTITESI (dal gr. ἀντίϑεσις "contrapposizione"; fr. antithèse; sp. antítesis; ted. Gegensatz; ingl. antithesis)


Come termine filosofico, l'antitesi è un generale rapporto d'opposizione tra due concetti, variamente determinato e messo in valore nelle singole concezioni speculative. Aristotele, che per primo ne teorizzò particolarmente i diversi aspetti, distinse (cfr. p. es. Categ., 10, 11 a 16, segg.) quattro modi di essere in rapporto di antitesi (ἀντικεῖσϑαι): la relazione (πρός τι), la contrarietà (έναντιότης), la steresi (στέρησις καὶ ἓξις) e la contraddizione (ἀντίϕασις, formata dall'affermazione e dalla negazione, κατάϕασις e ἀπόϕασις). Il problema del rapporto tra queste varie forme di antitesi, già essenziale per l'interpretazione della filosofia e specialmente della logica aristotelica, come, di conseguenza, di quella scolastica, assunse poi grande importanza nel pensiero moderno, quando la posizione kantiana delle antinomie pose all'idealismo posteriore il problema del loro superamento, nelle varie concezioni della dialettica, come conciliazioni dell'antitesi con la tesi nella sintesi.

Come figura retorica, l'antitesi è una delle più note. Fu abusata dai secentisti, non del solo Seicento. L'antitesi si fa in due modi: o affermando una cosa, e negando al tempo stesso la contraria (Ed era gueljo, e non fu ghibellino: così di Dante dice Antonio Pucci, Centiloquio, LV, 144); o ponendo a riscontro due fatti opposti, tutti e due reali, che s'illuminino a vicenda (A ciò non fui io sol, disse, né certo Senza cagion sarei con gli altri mosso; Ma fui io sol colà, ecc.: Dante, Inf., X, 89 segg.).

Vedi anche
filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento. Definizioni La f. può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande varietà delle ... individuo Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità. Diritto Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. è discusso soprattutto in relazione alla tutela internazionale dei diritti umani. Ci si interroga, ... piacere Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto a dolore e variamente considerato nelle diverse scuole filosofiche, in rapporto all’ideale supremo ... dualismo Filosofia In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma la storia dei sistemi dualistici può farsi risalire fino alla più remota antichità. La forma più primitiva ...
Tag
  • FIGURA RETORICA
  • ARISTOTELE
  • DIALETTICA
  • IDEALISMO
  • FILOSOFIA
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    Filosofia Nel linguaggio filosofico, originariamente indicava un generale rapporto di opposizione fra due concetti. Aristotele per primo ne teorizzò i vari aspetti. Da Kant in poi, a. significa il termine negativo dell’opposizione stessa. Precisamente, per Kant, l’a. è la proposizione che, in un’antinomia, ...
Vocabolario
antìteṡi
antitesi antìteṡi s. f. [dal lat. tardo antithĕsis, gr. ἀντίϑεσις «contrapposizione»]. – 1. Figura retorica consistente in un accostamento di parole o di concetti contrapposti, che acquistano maggior rilievo dalla vicinanza e dalla disposizione...
eteroeducazióne
eteroeducazione eteroeducazióne s. f. [comp. di etero- e educazione]. – Nella pedagogia idealistica, in antitesi ad autoeducazione, l’azione educativa esercitata dall’esterno.
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