antitumorale
Farmaco diretto a inibire la crescita e la diffusione di formazioni tumorali (➔ chemioterapia). In base all’azione che svolgono distinguiamo tre categorie: fase-specifici (alcaloidi della vinca, antimetaboliti come analoghi delle purine e pirimidine, cis-platino, ecc.), che agiscono su una specifica fase del ciclo vitale della cellula; ciclo-specifici (alchilanti, nitrosouree, ecc.), che agiscono solo sulle cellule in fase di replicazione; indipendenti dal ciclo (epipodofillotossine), che possono agire anche sulle cellule a riposo. Con l’avvento dell’ingegneria genetica, sono stati creati farmaci (anticorpi monoclonali) veicolati sulla molecola riconosciuta come estranea (antigene): per facilitare l’effetto sulle cellule neoplastiche a questi anticorpi sono state collegate alcune sostanze tossiche, come tossine, antibiotici antitumorali o radioisotopi.