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FAVRAY, Antoine de

di Vincenzo Bonello - Enciclopedia Italiana (1932)
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FAVRAY, Antoine de

Vincenzo Bonello

Pittore, nato a Bagnolet (Senna) l'8 settembre 1706; morto a Malta, sembra, nel 1791. Nel 1738 seguì il suo maestro, Jean-François de Troy, a Roma quando questi assunse la direzione dell'Accademia di Francia; qui, ove il F. aveva ottenuto un posto di pensionato, conobbe alcuni cavalieri del Sovrano Ordine di Malta che lo condussero con loro nell'isola, ove arrivò nell'estate del 1744. Nel 1751 venne ammesso nell'Ordine di Malta, prima come Donato, e, più tardi, promosso cavaliere di Grazia Magistrale. Nel 1761 s'unì a una missione diplomatica che si recava in Oriente, e, dopo aver peregrinato un poco in Grecia, si stabilì a Costantinopoli; di questo periodo sono i molti suoi disegni e pitture di soggetto orientale e il fiacco e inespressivo autoritratto degli Uffizî ove s'è rappresentato vestito all'orientale. Quando la tensione con la Russia culminò con le disfatte turche, il F. tornò, nel 1771, a Malta.

Fu ritrattista e pittore di genere e tentò anche il paesaggio e il quadro sacro. Come ritrattista rappresentò con piacevole brio la società cosmopolita di Malta allora sede del famoso ordine cavalleresco, indulgendo alla moda del ritratto decorativo e pomposo. Le sue pitture nelle chiese di S. Giovanni e in quella della Madonna di Manresa in Malta sono dipinte con eleganza decorativa e con briosa vivacità. Nei suoi ultimi anni maltesi, a contatto con la pittura solida e severa del Caravaggio e del Preti, la sua maniera si fa più robusta e, senza abbandonare la grazia tutta francese, alcuni suoi ritratti hanno incisività di ombre e precisione di volumi ignote a molti pittori del suo tempo. Il Louvre ha un suo quadro di soggetto maltese e un ritratto di donna; qualche bel ritratto possiede la Pinacoteca del Museo della Valletta; numerosi ritratti suoi adornano ancora la vecchia sede del Gran Magistero dell'Ordine di Malta in Valletta; notevole il ritratto aulico del Gran Maestro Pinto nella sacrestia di S. Giovanni, pure in Valletta.

Bibl.: J. Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et Lipari, Parigi 1785; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915; E. Bénézit, Dict. des peintres, sculpteurs, ecc., Parigi 1924.

Vedi anche
Jean-François de Troy Pittore e incisore (Parigi 1679 - Roma 1752); allievo del padre, François, dal 1719 insegnò all'Accademia di Parigi, poi (dal 1738) diresse l'Accademia di Francia a Roma, dove fu anche (1743) presidente dell'Accademia di S. Luca. La sua pittura, di sicuro effetto decorativo, trovò nei soggetti più svariati, ... Costantinopoli (gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse il nome İstanbul (➔). religione Editto di C. Emanato da Teodosio I l’8 novembre 392, mirava alla completa ...
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Altri risultati per FAVRAY, Antoine de
  • Favray, Antoine de
    Enciclopedia on line
    Pittore (Bagnolet, Senna, 1706 - Malta 1791 o 1792); allievo di J.-Fr. de Troy, che seguì a Roma nel 1738, a Malta (dove dipinse nella chiesa di S. Giovanni e in quella della Madonna di Manresa) e in Oriente. Eseguì numerosi ritratti, alcuni dei quali mostrano una forza insolita al suo tempo, derivatagli ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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