FABRE D'OLIVET, Antoine
Poeta e letterato francese, nato a Ganges (Hérault) l'8 dicembre 1768, morto a Parigi nell'aprile 1825. La sua attività di poligrafo - scrisse di filologia asserendo di dare il significato esoterico delle lingue e delle opere da lui studiate (Les Vers dorés de Pythagore, 1813; La langue hébraïque restituée, 1816), di filosofia (De l'état social de l'homme, 1822 ecc.), e di storia - è ricca di erudizione e ha vivacità stilistica, sebbene sia più bizzarra che originale. Meglio che drammaturgo (Le quatorze Juillet, 1790; Toulon soumis, 1794; Caïn, 1823), si rivelò buon poeta dialettale: la sua raccolta di Poésies occitaniques du XIIIe siècle (1803), in cui finge di tradurre dagli antichi trovatori nel linguaggio occitanico moderno, lo mette tra i precursori del felibrismo.