GALLAND, Antoine
Orientalista, nato a Rollot (Piccardia) il 4 aprile 1646, morto a Parigi il 17 febbraio 1715. Dopo avere studiato lingue orientali al Collège de France ed essere stato tre volte in Oriente come interprete e come incaricato di missioni scientifiche, visitando la Grecia, la Turchia, la Siria e l'Egitto, fu dal 1709 professore di arabo nel Collège de France.
Nei suoi numerosi scritti nel campo dell'orientalismo (tra cui una traduzione del Corano e una del cosiddetto Bidpai turco [v. kalīlah e dimnah], una storia di Saladino e degli Ayyūbidi, una storia di Genghiz Khān) e in un dizionario di numismatica, egli si rivela profondo erudito; questi lavori sono peraltro dimenticati, mentre la fama del G. è affidata alla traduzione delle Mille e una notte, che egli per primo rivelò al pubblico europeo (3ª ed., Parigi 1704-8, voll. 12, col titolo Les Milles et une nuits. Contes arabes traduits en français) e che ebbero uno straordinario successo. La pubblicazione, nel corso del sec. XIX, del testo arabo delle Mille e una notte secondo recensioni differenti da quella usata da G. fecero sospettare che egli avesse alterato o almeno manipolato l'originale; sospetto che è risultato infondato dall'identificazione dei manoscritti da lui usati, compresi quelli che contengono la celebre novella di Aladino e la lampada meravigliosa e quella di Ali Baba e i quaranta ladri, le quali a dir vero non sono comprese nel ciclo originario delle Mille e una notte. Vero è che il G. traduce con una certa libertà e talvolta abbrevia l'originale, con l'intento (comune del resto alle traduzioni del suo tempo) di offrire un racconto non troppo prolisso e di stile non soverchiamente esotico, il che non sarebbe stato tollerato dal gusto contemporaneo. E in gran parte ai pregi dello stile, i quali tuttavia non escludono una sostanziale aderenza al testo arabo, è dovuta la fortuna della traduzione del G.
Al diario del suo soggiorno a Costantinopoli nel 1672-73 pubblicato da C. Schefer (voll. 2, Parigi 1881) sono premesse notizie biografiche e bibliografiche; v. anche mille e una notte.