PEVSNER, Antoine
Scultore e pittore russo naturalizzato francese, nato a Orel′ nel 1884 (e non nel 1886 come spesso è erroneamente detto), fratello di Naum Gabo. Dal 1902 al 1909 studiò alla scuola di Belle Arti di Kiev, poi, nel 1910, all'Accademia di Pietroburgo. Nel 1911 (stimolato dalle grandi collezioni russe di pittura moderna) partì per Parigi per restarvi fino al 1914. Conobbe i cubisti e strinse amicizia con A. P. Archipenko e A. Modigliani; alla fine del 1913 dipinse il suo primo quadro astratto (Encaustique). Allo scoppio della guerra tornò in Russia, poi andò a raggiungere a Oslo il fratello, la cui scultura lo impressionò particolarmente. Continuò a dipingere fino al 1922-23, quando decise di dedicarsi interamente alla scultura. Nel 1917, al momento della rivoluzione russa, rientrò con il fratello in patria e partecipò alle attività di avanguardia a fianco di K. S. Malevič e V. V. Kandinskij. Nel 1920 firmò, insieme a Naum Gabo, il Manifesto realista, di pura fede costruttivista. Nel 1923 raggiunse il fratello a Berlino ma proseguì subito per Parigi, dove si stabilì definitivamente e dove tuttora vive. Nel 1930, anno in cui partecipò all'esposizione Cercle et Carré, assunse la nazionalità francese; fu poi membro del gruppo Abstraction-Création. Rispetto alla scultura di Gabo, leggera ed aperta all'aria e alla luce, quella di P., che pur ne prende le mosse, tende piuttosto a imprigionare nelle sue opache strutture le luci e le penombre, puntando ad una spazialità più profonda e misteriosa. All'elemento lineare che a partire dal 1937 è costituito, nelle sculture di Gabo, da fili in materia plastica, fa riscontro nelle sculture di P. una ricerca di robuste nervature in bronzo o stagno.
Bibl.: R. Olson e A. Chanin, Naum Gabo - A. P. (introduz. di H. Read), New York 1948; H. Vollmer, Allgemeine Lexikon der bildenden Künstler des, XX. Jahrhunderts, III, Lipsia 1956, p. 579; M. Seuphor, Sculpture de ce siècle, Neuchâtel 1959.