BERTINI, Anton Francesco
Nato a Castelfiorentino nel 1658, morto a Firenze nel 1726. Fu pubblico professore di medicina pratica nell'ospedale fiorentino di S. Maria Nuova e crebbe tanto in fama che nel 1722 fu chiamato a Torino per un consulto sulla malattia della duchessa di Savoia; ma fu più celebre per le controversie letterarie che ebbe a sostenere. Infatti, se da una parte godé l'amicizia e la familiarità del Redi, del Cinelli, di Anton Maria e Salvino Salvini e di altri compastori arcadi (egli fu in Arcadia Archemio Anteate), ebbe anche molti nemici, coi quali attaccò briga. Il primo fu il medico granducale Giovanni Andrea Moniglia, del quale il Bertini si attirò l'ira, avendo omesso di nominarlo insieme con altri tre medici di corte nella sua principale opera Medicina difesa dalle calunnie degli uomini volgari e dalle opposizioni dei dotti, divisa in due dialoghi (1699). Ci fu un lodo cavalleresco favorevole al Bertini e la pubblicazione della Censura del Moniglia e della Risposta dell'altro. Altra polemica ebbe il B. col medico di Prato Girolamo Manfredi, e v'intervenne anche, per la parte letteraria, un Giampaolo Lucardesi, contro il quale il B. scagliò la sua argutissima Giampagolaggine. Ebbe una terza contesa col medico Giovanni Paolo Ferrari. Scrisse anche un capitolo sopra varie specie di funghi.
Bibl.: A. F. Bertini, la Giampagolaggine, con uno studio di O. Bacci, Prato 1883; I. Carini, L'Arcadia, Roma 1891, pp. 569-573.