Letterato italiano (Savona 1836 - Carcare, Savona, 1908); volontario garibaldino (1866, 1867), deputato (1876-79), prof. di letteratura italiana (1894) e rettore (1903) dell'univ. di Genova, scrisse commedie, novelle, versi, ma soprattutto un gran numero di romanzi. Tra questi si ricordano, in particolare: Capitan Dodero (1865); Val d'Olivi (1871); Il merlo bianco (1879); La montanara (1886); Il ponte del Paradiso (1904), assai letti nel secondo Ottocento ma alquanto superficiali, sebbene sorretti da non rari tentativi di analisi psicologica. Migliori, per la vivacità dello stile e la felice pittura d'ambiente, le commosse note Con Garibaldi alle porte di Roma, 1867 (1895) e alcuni volumi di contenuto autobiografico (Il Dantino, 1888; Sorrisi di gioventù, ricordi e note, 1898).