Filosofo (Schwyz 1847 - Praga 1914), dal 1880 professore all'univ. di Praga. Influenzato da F. Brentano e da C. Stumpf, si occupò soprattutto di filosofia del linguaggio. Muovendo da alcune tesi ontologiche di Brentano cercò di elaborare i criterî distintivi degli usi categorematici e sincategorematici del linguaggio, e di sviluppare un'analisi articolata delle espressioni emotive (comandi, interrogazioni, ottativi, ecc.). Tra le opere: Untersuchungen zur Grundlegung der allgemeinen Grammatik und Sprachphilosophie (2 voll., il 2º incompiuto, 1908-10); Zur Sprachphilosophie (1910); Raum und Zeit (post., 1916).