Walbrook, Anton
Nome d'arte di Adolf Wilhelm Anton Wohlbrück, attore cinematografico e teatrale austriaco, naturalizzato britannico, nato a Vienna il 19 novembre 1896 e morto a Garatshausen (Repubblica federale tedesca) il 9 agosto 1967. Fu interprete raffinato e di ambigua eleganza, oscillante tra aristocratiche fatuità e segrete malinconie. Affermatosi nel cinema tedesco, qualche anno dopo l'ascesa al potere del nazismo si recò in Gran Bretagna, dove interpretò alcuni capolavori di Michael Powell ed Emeric Pressburger.
Figlio di un clown, frequentò la scuola di recitazione di Max Reinhardt, debuttando non ancora ventenne sulle scene di Vienna, Berlino, Monaco di Baviera e Düsseldorf. Nel cinema recitò prima in Austria e poi in Germania, con il nome di Adolf Wohlbrück; comparve in parti minori in Marionetten (1915) di Richard Löwenbein e Der Fluch der bösen Tat (1925) di Max Obal, ed ebbe il primo ruolo da protagonista in Salto mortale (1931) di Ewald A. Dupont, dove è un artista del circo. Recitò con brio in Viktor und Viktoria (1933; Vittorio e Vittoria) di Reinhold Schünzel, e fu molto convincente nel ruolo di un pittore libertino in Maskerade (1934; Mascherata) di Willi Forst. Il successo ottenuto come protagonista del franco-tedesco Michel Strogoff ‒ Der Kurier des Zaren (1935; Il corriere dello zar) di Jacques de Baroncelli e Richard Eichberg gli valse un invito a Londra dove, mutato il nome in Anton Walbrook, impersonò il principe Alberto in due pomposi film di Herbert Wilcox, Victoria the Great (1937; La grande imperatrice o Vittoria donna e regina) e Sixty glorous years (1938). Di ben altro valore fu Gaslight (1940) di Thorold Dickinson, in cui W. era un subdolo marito che progetta l'uccisione della moglie. Per Powell e Pressburger impersonò l'austero capo di una comunità protestante in 49th parallel, noto anche come The invaders (1941; Gli invasori ‒ 49° parallelo), un ufficiale tedesco legato d'amicizia a un ufficiale inglese in The life and death of Colonel Blimp (1943; Duello a Berlino), un impresario teatrale che si accende di segreta passione per una ballerina di cui causerà la morte in The red shoes (1948; Scarpette rosse). Fu poi un disilluso gentiluomo che sovrintende a un girotondo di incontri amorosi in La ronde (1950; La ronde ‒ il piacere e l'amore) di Max Ophuls; nel 1955 recitò ancora per Powell e Pressburger in Oh, Rosalinda! e per Ophuls in Lola Montès, dov'è il re di Baviera. Prese parte ad altre due produzioni internazionali, Saint Joan (1957; Santa Giovanna) di Otto Preminger e I accuse! (1958; L'affare Dreyfus) di José Ferrer, e tornò poi in Germania, dove recitò in film televisivi, tra cui Laura (1962) di Franz Josef Wild, nel ruolo a lui congeniale dello sprezzante Waldo Lydecker, già interpretato da Clifton Webb nell'omonimo film di Preminger (1944).