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SOLÀ, Antoni

di José F. Rafols - Enciclopedia Italiana (1936)
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SOLÀ, Antoni

José F. Rafols

Scultore, nato a Barcellona alla fine del secolo XVIII, morto a Roma il 7 giugno 1861. Nella città natale frequentò le scuole sovvenzionate dalla Giunta del commercio, che gli assegnò una pensione per studiare a Roma, dove eseguì una copia del Gallo morente (1802). Nel 1828 fu nominato membro per merito dell'Accademia di belle arti di San Fernando dl Madrid. Fu direttore dell'associazione di artisti spagnoli pensionati a Roma, membro dell'accademia di S. Luca di Roma, di cui tenne per tre anni la direzione, di quella di Firenze, e scultore onorario del re di Spagna. Tra le sue opere primeggiano Le Nereidi della Casa-Lonja di Barcellona e i monumenti a Cervantes, a L. Daoiz e P. Velarde a Madrid.

Bibl.: M. Ossorio y Bernard, Galeria biográfica de Artistas Españoles del siglo XIX, Madrid 1883-84, p. 647; A. Elias de Molins, Diccionario biográfico y bibliográfico de Escritores y Artistas Catalanes del siglo XIX, Barcellona 1889, II, pp. 613-15; F. Elias, L'Escultura Catalana moderna, ivi 1928, II, pp. 194-196; F. Miquel y Badía, El Arte en España, ivi s. a., pp. 285-86.

Vocabolario
sòla
sola sòla s. f. [propr. voc. di suola], region. – 1. Raggiro, imbroglio, truffa. 2. (anche m.) (estens.) Persona che ha l'abitudine di imbrogliare, di raggirare; imbroglione.
o beata solitudo, o sola beatitudo
o beata solitudo, o sola beatitudo – Espressione lat. («o beata solitudine, o solitaria beatitudine»), da attribuirsi probabilmente a san Bernardo, che esalta la perfetta serenità spirituale che si può trovare soltanto nel silenzio e nell’isolamento...
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