Pittore (Barcellona 1923 - ivi 2012). Tra i promotori a Barcellona del gruppo di tendenza surrealista Dau al Set, T. ha svolto la sua ricerca con un costante e imprescindibile impegno politico. Dal 1953 ha elaborato, con una particolare accezione materico-informale, opere dai densi impasti (gesso, colla, polvere di marmo, sabbia) solcati da rugosità, crepe o impronte (Grande triangolo marrone, 1963, Parigi, Musée national d'art moderne). Accanto all'intensa produzione pittorica e grafica, che ha teso progressivamente a sciogliersi in larghe e liquide pennellate monocrome (X-marrone, 1983, Francoforte, Museum für Moderne Kunst), T. ha realizzato anche sculture e assemblaggi. Autore di scritti d'arte (La pràctica de l'Art, 1970; L'Art contra l'Estètica, 1974; Valor de l'art, 1993; El arte y sus lugares, 1999), nel 1978 ha pubblicato un'autobiografia (Memòria personal; trad. it. 1982). La Fondació Antoni Tàpies, inaugurata a Barcellona nel 1984 e aperta al pubblico dal 1990, conserva numerose opere dell'artista.