NOVOTNÝ, Antonin
Uomo politico cecoslovacco, nato a Letnany, Praga, il 10 dicembre 1904. Aderì giovanissimo, nel 1921, al partito comunista e nel 1941, per la sua attività clandestina fu arrestato dai Tedeschi e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. Dopo la liberazione emerse come uno dei principali esponenti comunisti, rimanendo strettamente legato all'indirizzo di K. Gottwald. Quando il 6 settembre 1951 R. Slanski fu allontanato dal partito, egli divenne responsabile dell'organizzazione, ciò che gli consentì di prendere in mano tutte le leve dell'apparato; successivamente, dopo l'imprigionamento di Slanski e la morte di Gottwald, fu eletto segretario del partito. A tale posto chiave unì, ai primi del 1953, per un certo periodo le funzioni di vicepresidente del Consiglio e dal 14 settembre 1953 riveste la più alta carica politica di primo segretario del Comitato centrale del partito comunista.
Alla morte di A. Zapotocky (13 nov. 1957) unì a questa anche la carica di presidente della Repubblica cecoslovacca, diventando così l'arbitro supremo degli orientamenti politici del paese