ANTONINO, sant', arcivescovo di Firenze
Nacque da ser Nicolò Pierozzi, notaio del comune, a Firenze, il 1° marzo 1389. Per l'influsso su lui esercitato dal beato Giovanni Dominici, entrò fra i domenicani nel 1405; fu priore a Cortona nel 1420; a S. Pietro Martire di Napoli, nel 1428; alla Minerva di Roma, nel 1431, quando fu eletto papa Eugenio IV; nel 1433, vicario generale della congregazione dei conventi riformati della Lombardia; nel 1437, vicario generale dell'osservanza per l'Italia centrale e meridionale. Stabilitisi poi i domenicani di Fiesole nel convento di S. Marco di Firenze, nel 1436, A. ne divenne priore nel 1439. In tal ufficio, egli diresse l'opera artistica del beato Angelico e di fra Benedetto il miniaturista, e con le opere legategli da Nicolò Niccoli diede principio alla prima biblioteca pubblica d'Europa. Nel 1445, forse per suggerimento del beato Angelico, Eugenio IV lo nominò arcivescovo di Firenze, ed A. attese con ogni scrupolo alla cura pastorale. A lui si deve l'istituzione della confraternita dei Buoni Uomini di S. Martino, per la distribuzione delle elemosine ai poveri vergognosi e cittadini decaduti, che ben presto poté disporre di somme ingenti. Nonostante la sua ritrosia, dovette anche sostenere ambasciate della sua città presso Callisto III e Pio II, e, in opposizione al partito mediceo, si mostrò difensore delle libertà fiorentine. Fu chiamato, per la sua saggezza, "Antonino dei consigli". Morì a Montughi, il 2 maggio 1459, e fu sepolto nella chiesa di S. Marco a Firenze. Adriano VI lo canonizzò il 31 maggio 1523.
A. è una delle belle figure della chiesa italiana nell'età del Rinascimento. Schivo di ogni fanatismo, ebbe tuttavia fede profonda e sicura, la quale, unita com'era in lui con un vivo senso di umanità e con larga comprensione degli uomini e delle cose, gli permise di svolgere un efficace apostolato. Ne sono testimonianza le opere, specialmente quelle, scritte in volgare, rivolte a dare consigli e ammaestramenti pratici ai fedeli: l'Opera a ben vivere, scritta per Dianora Soderini, moglie di Lorenzo de' Medici; la Regola di vita cristiana; le Lettere, rivolte in gran parte a Diodata degli Adimari. Sono, queste, tra le opere più utili per ricostruire l'ambiente morale dell'alta borghesia fiorentina del tempo, e la vita religiosa del nostro Rinascimento. Vi rifulgono la forte coscienza religiosa di A. e, ad un tempo, il suo buon senso e la saggezza pratica, che evitano di imporre soluzioni troppo recise e per ciò stesso inattuabili, (cfr. Opera a ben vivere, c. IX, XII, XIII, XIV, dove i precetti appaiono sempre temperati, per la pratica, dai doveri della donna verso il marito e le necessità sociali, ecc.). Pure ai fedeli è rivolto un Confessionale volgare; mentre l'opera maggiore (Summa theologica), lavoro d'insieme su tutta la teologia morale, ricchissimo di dati e di notizie per la storia della religiosità nel sec. XV, e altri trattati sulla confessione si rivolgono alla più ristretta cerchia degli ecclesiastici. A. compose infine una storia universale (Chronicon Summa Historialis, Chronicon opus), che abbraccia la storia del mondo dalla creazione ai tempi dell'autore.
Ediz.: Opera a ben vivere, ed. più recente, nella collez. I libri della fede, V, Firenze 1923; Regola di vita cristiana, id., Firenze 1866; Lettere, id., Firenze 1859; Summa theologica, tra le molte, Norimberga 1477-79; Venezia 1479-80; Verona 1740, Firenze 1741. Il Confessionale volgare si ha stampato in due redazioni diverse: Specchio di Conscientia e Medicina dell'Anima, Bologna 1472 e poi ripetutamente in seguito; lo si ha anche in latino: Summa Confessionum, Mondovì 1472. Il Chronicon fu stampato in tre volumi a Norimberga 1484, a Lione 1 587 ed altrove.
Bibl.: Acta Sanctorum, 31 maggio, I, pp. 310 segg.; 791 segg.; V. da Bisticci, Vite di uomini illustri del sec. XV, Firenze 1859, pp. 170-185; R. Morçay, St. Antonin fondateur de St. Marc, ecc., Parigi 1913; A. Masseron, St. Antonin (coll. Les Saints), Parigi 1926; Dictionnaire de théologie catholique, s. v.; cfr. anche V. Zabughin, Storia del Rinascimento cristiano in Italia, Milano 1924.