Albanese, Antonio
Albanése, Antonio. – Attore e regista cinematografico (n. Olginate 1964). Diplomatosi alla Civica scuola d’arte drammatica di Milano nel 1991, è sul palco dello Zelig che ha iniziato il suo percorso da cabarettista (mai interrotto) con una serie di personaggi surreali, tutti tic e mimiche d’effetto, tanto assurdi quanto poetici. Dal teatro alla televisione e poi al cinema il passo è breve: strampalato, malinconico, conquista per la comicità liquida, avulsa dal testo narrativo e risonante di pause e silenzi. Nel 1993 debutta in Un’anima divisa in due di Carlo Mazzacurati che lo dirigerà anche in Vesna va veloce (1996) e La lingua del santo (2000) il cui ruolo sacrilego gli varrà il premio Pasinetti come migliore attore alla Mostra del cinema di Venezia. Nel 1997 esordisce come regista con Uomo d’acqua dolce in cui interpreta un insegnante vittima di un’amnesia. È regista e protagonista di altri due film: La fame e la sete (1999), in cui rivivono alcuni suoi personaggi teatrali, e Il nostro matrimonio è in crisi (2002) nella parte di Antonio, lasciato il giorno delle nozze. Tra le sue migliori interpretazioni ricordiamo lo stralunato Felice in Tu ridi (1998) di Paolo e Vittorio Taviani, il folle Antonio in La seconda notte di nozze (2005) di Pupi Avati, il disperato Michele in Giorni e nuvole (2007) di Silvio Soldini e, sopra tutti, l’umanissimo Alberto in Questioni di cuore (2009) di Francesca Archibugi. Nel 2011 torna a un ruolo comico puro con il politico Cetto La Qualunque in Qualunquemente di Giulio Manfredonia.