ANGELERI, Antonio
Pianista e insegnante, nato a Pieve del Cairo, in Lomellina, il 25 dic. 1801. Allievo di Francesco Pollini, nel 1826 era entrato al conservatorio di Milano quale insegnante dipianoforte, supplente dello Stocker. Confermato professore effettivo l'8 genn. 1829, coprì tale cattedra ininterrottamente fino al 1871. Si occupò, inoltre, di rinnovare il regolamento del conservatorio milanese, e a tal proposito firmò, insieme con R. Ronchetti-Monteviti, A. Mazzuccato e F. Sangalli, la lettera Osservazioni sul regolamento organico del R. Conservatorio di Milano, pubblicata nel 1859 da Ricordi. Nel lungo periodo di insegnamento, egliformò discepoli valentissimi, tra cui G. e C. Andreoli, A. Fumagalli, V. Appiani, G. Rinaldi, C. Rovere, F. Fasanotti; molti di essi continuarono il suo indirizzo didattico e la sua tecnica pianistica nello stesso conservatorio milanese, cosicché sembra giusto considerarlo il capo di quella scuola pianistica lombarda che attraverso il sec. XIX e l'inizio del presente formò molti validi esecutori e insegnanti. Incollaborazione con Carlo Andreoli, l'A. pubblicò a Milano (Ricordi, 1872) Il pianoforte, posizione delle mani, modo di suonare. Cenni teorico-pratici, metodo contenente utili esercizi di tecnica pianistica corredati da numerose postille e note, che fu tradotto nelle principali lingue europee.
Morì a Milano l'8 febbr. 1880.
Bibl.: L. P., Necrologio, in Gazzetta Musicale di Milano, XXXV, 7 (1880), pp. 53-54; V. Colombo, A. A. e la sua scuola di pianoforte, Milano s.d. [ma dopo il 1880]; G. Gallignani, Feste del R. Conservatorio di Milano, Discorso Commemorativo, Milano 1908; L. Corio, Ricerche storiche sul R. Conservatorio di musica di Milano, Milano 1908; C. Schmidl, Diz. universale dei musicisti, I, p. 53; Diz. Ricordi della musica e dei musicisti, Milano 1959, p. 39.