BALDINI, Antonio
Nato a Roma il 10 ottobre 1889 da famiglia d'origine romagnola. Dopo qualche tentativo minore, pubblicò nel 1912, nella rivista Lirica, il Primo sermone di Ferraù sul vivere solitario, e nella stessa rivista, l'anno successivo, i suoi Fatti personali. Maggiore fama gli diede Maestro Pastoso, pure del 1913, pubblicato a Roma nel 1914. Questi lavori, insieme con i sei capitoli della Guida di Roma, dapprima pubblicati sull'Idea Nazionale di Roma ai primi del 1915, il B. poi raccolse in Umori di gioventù (Firenze 1920). La grande guerra - a cui partecipò come ufficiale, rimanendo anche ferito - gl'ispirò la sua cosa migliore: Nostro Purgatorio (Milano 1918). Fondò poi, con altri, la Ronda. Salti di gomitolo (Firenze 1920) è una raccolta di articoli; Michelaccio (Roma 1924) è d'ispirazione autobiografica, come quasi tutte le pagine del B.; La dolce calamita (Bologna 1929) ha confermato la fama, che il B. già godeva, di forbito scrittore.
Bibl.: R. Serra, Le lettere, Roma [1920], p. 131, e P. Pancrazi, Ragguagli di Parnaso, Firenze [1920], p. 143 segg.