BAZZARINI, Antonio
Nacque a Rovigno d'Istria (Pola) nel 1782. Poco si sa della sua vita, che fu modesta e appartata: studiò a Venezia, seguendo gli studi classici, e ivi trascorse quasi tutta la vita. Dopo un curioso opuscolo intitolato Piano di sostituzione al cioccolato e al caffè (Venezia 1813), il B. esordì con uno studio sul Metastasio (Lettere drammatico-critiche sopra la Didone abbandonata di P. Metastasio, Padova 1816), che gli dà il merito di essere stato uno degli iniziatori, in Italia, della revisione critica dell'opera del poeta. Nel 1819, compilò una raccolta di drammi per teatro, che fece precedere da una lunga parafrasi in prosa dell'Epistola ai Pisoni di Orazio; il B., quanto a orientamenti critici, era nettamente classicista e antiromantico. Fra il 1824 e il 1837 usci a Venezia, edita dallo stesso B. associato coi tipografi veneziani G. Tasso e F. Andreola, l'Ortografia enciclopedica, monumentale opera in quindici volumi, divisa in due pani (1: Dizionario linguistico; 2: Enciclopedia delle scienze, lettere e arti). Con quest'opera - che ha il merito, fra le tante enciclopedie che seguirono in Italia nel sec. XIX, per lo più traduzioni e raffazzonamenti dal francese, di essere originale - il B. fu iniziatore e suscitatore di una generazione di vocabolaristi. Contemporaneamente pubblicò, sempre coi caratteri della sua tipografia, le Pandette di Giustiniano disposte in nuovo ordine da R. G. Pothier, versione italiana di A. B. (Venezia 1833-36) e i Commenti alle Pandette tradotte da A. B. di J. Vost (Venezia 1837). Nel 1839, sempre a Venezia, uscì la prima edizione del suo Vocabolario usuale tascabile della lingua italiana, prima opera del genere in Italia, che ebbe grande successo editoriale (quattro ristampe in cinque anni); col titolo Nuovo Bazzarini e gli aggiomamenti, è tuttora edito.
Nel 1841 il B. collaborò con C. Balbo e C. Cantù alla prima edizione della Nuova enciclopedia popolare (Torino, Pomba, 1841). Nel 1843 lasciò Venezia, attratto dal più favorevole clima politico del Piemonte di Carlo Alberto, e si trasferì a Torino. Qui, nel 1850, cominciò, per commissione dell'editore Pomba, a lavorare al Vocabolario universale latino-italiano e italiano-latino, per il quale si valse del vecchio Forcellini e dei più noti vocabolari tedeschi, inglesi e francesi. Anche questa ultima opera del B., completata da B. Bellini e da T. Vallauri, ha il merito di aver supplito al bisogno di un buon vocabolario scolastico della lingua latina. Il B. non riuscì, però, a vedere edito il primo volume: morì nel 1850 a Torino.
Bibl.: B. Benussi, Storia documentata di Rovigno, Trieste 1888, p. 197; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1913, p. 388; B. Ziliotto, Storia letteraria di Trieste e dell'Istria, Trieste 1924 p. 90; V. Monti, Epistolario, a cura di A. Bertoldi: VI, Firenze 1930, pp. 404 s.; S. Cella, A. B., in Pagine istriane, s. 3, I (1950), pp. 281-283.